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Sport | 23 aprile 2025, 20:59

Ippodromo di Varese, solita guerra: la Svicc non si presenta in commissione, gli allenatori incalzano, l'opposizione pure

La minoranza del Consiglio Comunale aveva chiesto l'audizione del gestore per verificare il rispetto della convenzione, ma a presentarsi sono stati solo gli operatori, che hanno denunciato la possibile chiusura della pista di allenamento a partire dal 2 maggio: «Si configurerebbe il maltrattamento dei cavalli». Impotente l'amministrazione, che ha però confermato che in base alle informazioni ottenute sono in corso i lavori che dovrebbero portare alla piena agibilità dell'impianto per la stagione estiva. Silenzio invece, da parte dell'assessore Malerba, sulla revoca della procedura per la ricerca di un nuovo gestore. Angei: «Perché non è stata fatta segnalazione alla Procura?»

Ippodromo di Varese, solita guerra: la Svicc non si presenta in commissione, gli allenatori incalzano, l'opposizione pure

Il gestore, invitato, non si presenta (ma avrebbe chiesto il rinvio).

Gli “allenatori”, non invitati, ma nel diritto come tutti di assistere, si presentano eccome, con le armi affilatissime nel sottolineare tutte le mancanze del gestore di cui sopra e nel denunciare le “minacce” allo svolgimento della propria attività.

Il Comune proprietario, dal canto suo e inevitabilmente, non se ne “lava le mani” ma è impotente: «Il vostro è un problema di diritto privato. Dovete trovare un accordo».

E la minoranza? Non sta certo in silenzio: «La convenzione viene rispettata? E perché Palazzo Estense ha annullato il bando di gara sulla prossima gestione?».

Qui ippodromo di Varese: siamo alle solite. Ovvero in guerra.

La commissione odierna, convocata dall’opposizione, non ha fatto altro che confermare uno stato dell’arte in cui le posizioni contrapposte degli attori principali - Società Varesina Corse Incremento Cavalli e operatori - impediscono di marciare verso un obiettivo comune, il nebuloso futuro dell’impianto e il solito codazzo di polemiche politiche.

Il leghista Stefano Angei e gli altri preponenti il consesso odierno avevano chiesto la precisa audizione della Svicc, ma nessun rappresentante della stessa ha fatto capolino. Informalmente si è parlato di indisponibilità più o meno giustificate nel corso della mattinata odierna e di richieste di rinvio (settimana prossima? Il 5 maggio?), ma l’assenza è stata comunque motivo di doglianza, e da parte della minoranza, e da parte degli allenatori, rappresentati dal decano Marco Gonnelli, peraltro nell’occasione anche delegato del consigliere di Fratelli d’Italia Salvatore Giordano.

L’assessore Stefano Malerba ha quindi provato a relazionare su quanto appreso da Palazzo Estense circa gli interventi relativi alle tribune e all’adeguamento degli impianti elettrici, manutenzioni indispensabili per dare regolare corso alla stagione estiva e soprattutto poterlo fare a piena capienza: «Entrambi i lavori, dalle informazioni in nostro possesso, sarebbero in corso d’opera: se quanto dichiarato dai tecnici corrisponde alla realtà, la stagione estiva sarebbe garantita».

Spiegazioni che non sono bastate all’opposizione: «Chiediamo espressa audizione dei tecnici comunali e dell’avvocatura, affinché venga pienamente verificato il rispetto della convenzione da parte del gestore» ha dichiarato Angei. Il quale, ed era scontato che fosse così, ha incalzato l’amministrazione anche sulla decisione comunicata la scorsa settimana (leggi QUI) di annullare il bando di gara relativo alla ricerca del prossimo gestore, motivata dal fatto che i nomi di alcuni operatori interessati fossero usciti sulla stampa a procedura ancora aperta e che ciò fosse, giurisprudenza alla mano, una turbativa della legittima concorrenza: «Se è così, il Comune ha fatto bene a chiedere la revoca - l’opinione del capogruppo della Lega in consiglio comunale - ma perché non è stata fatta segnalazione alla Procura della Repubblica?». «Farò accesso agli atti…» è stata la chiosa, cui Malerba ha risposto un «fa bene a farlo» che ha lasciato intendere come l’assessore allo Sport sia ben consapevole della strada intrapresa, ma non voglia spendere ulteriori parole pubbliche sulla vicenda.

In rilievo però sono emersi non tanto i “normali” contrasti tra le parti politiche su un argomento sì ingarbugliato e delicato, quanto - per l’ennesima volta - quelli ben più pratici e decisivi tra gestore e operatori tecnici. Presa la parola, Gonnelli ha illustrato tutte le questioni aperte tra gli allenatori e la Svicc, compreso il contenzioso che sta per portare al primo “danno” concreto: la chiusura, a partire dal 2 maggio, della pista riservata agli allenamenti, ufficialmente per un debito che alcuni tecnici e alcuni proprietari di cavalli avrebbero nei confronti del gestore e per la necessità di effettuare lavori sulla pista in erba (che però non è quella dell’allenamento, che è invece in sabbia)

«Chiudere la pista potrebbe configurare la condotta di maltrattamento nei confronti degli animali, i quali, se non possono nemmeno sgambare, si ammalano» ha detto Gonnelli, forte anche dell’appoggio dell’Associazione Nazionale Galoppo, secondo cui i debiti di cui sopra non possono giustificare un simile provvedimento.

E ora? Diversi i punti interrogativi: le Bettole otterranno l’agibilità per la stagione estiva, riaprendosi agli appassionati? E cosa ne sarà della procedura per la scelta del prossimo gestore? Ma soprattutto: il Comune riuscirà a fare da pacere nell’eterna lita tra le parti private della vicenda,  nelle cui more l’ippodromo è andato consumandosi?

In tutto questo bailamme, una buona notizia è stata comunque comunicata: i mondiali di Ciclocross, in programma a fine novembre proprio all’interno dell’impianto varesino, potranno godere della presenza del pubblico qualunque cosa succeda: «In caso di inagibilità dichiarata - ha spiegato Malerba - monteremo delle strutture temporanee per accoglie le persone». Ne sono attese fino a 4000. 

Fabio Gandini

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