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Cronaca | 21 aprile 2025, 10:05

Addio a Papa Francesco: il Pontefice è morto stamattina

Il Pontefice si trovava a Roma, a Casa Santa Marta, dove era stato trasferito dopo il ricovero al Gemelli. Il Cardinale Farrell: "Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa"

Addio a Papa Francesco: il Pontefice è morto stamattina

Poco fa Sua Eminenza, il Cardinale Kevin Joseph Farrell, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino". 

Il Pontefice si trovava a Roma, a Casa Santa Marta, dove era stato trasferito dopo il ricovero al Gemelli dove ha trascorso diversi giorni al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale, complicata da un'infezione polimicrobica. Nonostante le difficoltà, il Papa continua a mantenere un atteggiamento positivo, partecipando a momenti di preghiera e ringraziando i fedeli per le loro preghiere. 

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, è stato il primo papa proveniente dalle Americhe, nonché il primo gesuita, a salire sul soglio pontificio. Figlio di Mario, ferroviere piemontese, e di Regina María Sivori, di origini liguri, ha sempre mantenuto un forte legame con le sue radici italiane, e con la Liguria che ha caratterizzato la sua storia familiare: il padre di Bergoglio salpò proprio dal porto di Genova nel 1928, alla ricerca di una vita migliore in Argentina.

La chiamata arrivò nel 1957, dopo un breve periodo in cui si dedicò alla professione di tecnico chimico. Entrò nell’ordine dei gesuiti, e venne ordinato sacerdote nel 1969, dedicandosi all'insegnamento e alla direzione spirituale.  Dopo essere stato nominato arcivescovo di Buenos Aires nel 1998 e cardinale nel 2001, sotto Giovanni Paolo II, è diventato Papa il 13 Marzo 2013, all’età di 76 anni. 

Papa Francesco ha consolidato nuovamente il suo legame con Genova e la Liguria durante la visita del 27 maggio 2017, quando ha incontrato la comunità genovese. Ha visitato lo stabilimento Ilva, simbolo delle difficoltà del mondo del lavoro, ha celebrato la messa per migliaia di fedeli e ha incontrato i giovani ricoverati dell'Ospedale Gaslini, portando un messaggio di attenzione agli ultimi. Resterà indelebile il ricordo della messa celebrata alla Fiera, durante la quale ha esortato i genovesi a non perdere mai la speranza e a continuare a credere nella forza della comunità. 

L’ultima apparizione televisiva è stata il videomessaggio che il Pontefice ha inviato a Carlo Conti, andato in onda durante la settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo:  

Carissimo Carlo,

ho ancora nel cuore il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, tu eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo.

Sai, la musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli.

Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare. Pensando al tuo invito penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta.

Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica.

Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono, e a tutti voi, e che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti. Sai, la musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno.

La sua morte segna la fine di un’epoca in cui la Chiesa ha cercato di rinnovarsi e avvicinarsi ai più vulnerabili. Papa Francesco rimarrà una figura centrale nel panorama mondiale, un leader spirituale che ha portato una visione innovativa e profondamente umana alla guida della Chiesa Cattolica.

Redazione

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