C'è tanto cuore, tanto orgoglio e tanto essere Ferrari nel primo podio dell'anno che Charles Leclerc porta via da Jeddah. Il monegasco ha premuto al massimo sè stesso e una Ferrari che deve comunque ancora crescere, e tanto.
Vince la McLaren di Piastri in Arabia Saudita, che si prende anche il comando della classifica piloti, dopo che Verstappen aveva fatto ieri un'altra pole fantastica come quella in Giappone ma al via taglia la prima curva e non restituisce la posizione, prendendo una penalità di cinque secondi che risulterà decisiva.
Dietro, la vera impresa della serata saudita la fa Leclerc: ultimo dei piloti dei top team partiti con gomma media (tutti tranne Norris, partito decimo dopo il botto in qualifica di ieri) a fare il pit stop, e con la gomma media uno stint fenomenale che fa vedere per la prima volta quest'anno (tolte la pole e la vittoria nella Sprint in Cina di Hamilton) quello che questa monoposto di Maranello può fare.
Il rientro dietro la Mercedes di Russell, ancora migliore sul giro secco, ma che in gara deve lasciare il passo prima al monegasco, che deve soffrire per il ritorno di Norris che, partito con gomma dura, nel secondo stint con gomma media si avvicina ma chiude a un secondo da Leclerc che conquista così il gradino più basso del podio.
Un segnale importante, certo, ma che se non supportato dai progressi che il monegasco legittimamente si adpetta dal team, potrebbe rimanere uno degli episodi isolati di quest'anno. E francamente, con un pilota così in stato di grazia, sarebbe un vero peccato.
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