A pochi giorni dal 25 aprile e in un clima elettorale per la corsa alla poltrona di sindaco di Genova sempre più acceso, continua il botta e risposta tra gli schieramenti politici. A intervenire con una nota è Edoardo Rixi, deputato della Lega e viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, che attacca duramente la narrazione portata avanti da alcune forze di centrosinistra, accusandole di fare leva su riferimenti al fascismo per ottenere consenso elettorale.
“La storia ha chiuso il capitolo del fascismo nel 1945. È stato sconfitto grazie all'impegno della Resistenza, a partire dal primo partigiano d'Italia Aldo 'Bisagno' Gastaldi, con l'aiuto di americani e Alleati. Continuare a evocarlo come spauracchio per racimolare consenso rivela solo una cosa: mancanza di argomenti concreti”, dichiara Rixi che poi prosegue, indicando che le difficoltà del centrosinistra siano da ricercarsi altrove.
“Le ripetute sconfitte della sinistra non nascono da un ‘pericolo nero’, ma dal vuoto di idee. Siamo nel 2025, non nel 1945 né negli anni ’70. Noi non abbiamo nostalgia di quei periodi”.
Nel suo intervento, Rixi sottolinea il ruolo delle istituzioni repubblicane e si dice contrario a qualsiasi strumentalizzazione ideologica della Carta costituzionale: “La Costituzione repubblicana è patrimonio comune, non terreno di battaglia ideologica. Il centrodestra, eletto democraticamente, risponde ogni giorno ai problemi reali. Altri, ai fantasmi.”
Le dichiarazioni arrivano in un clima politico acceso, segnato da recenti polemiche sul linguaggio e i simboli della campagna elettorale. Il riferimento a Bisagno, figura simbolo della Resistenza ligure, mira a sottolineare il rispetto del centrodestra per la storia, ma anche il rifiuto di quella che Rixi definisce una “lettura nostalgica e divisiva” del passato.
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