Il Nazionale

Politica | 18 aprile 2025, 11:09

Alba, cambio in corsa in Consiglio. Marello assente in aula, l’addio dell’ex sindaco affidato a una lettera

Elena Di Liddo nuova presidente dell’assemblea. Nell’assise fa il suo ingresso l’avvocato Lorenzo Paglieri

Alba, cambio in corsa in Consiglio. Marello assente in aula, l’addio dell’ex sindaco affidato a una lettera

Il congedo di Maurizio Marello e l'ingresso di Lorenzo Paglieri

Una lettera. Un commiato pacato, pieno di gratitudine e di riferimenti a un “ritorno all’essenziale”. Così, senza clamore e senza presentarsi in aula, Maurizio Marello ha salutato il Consiglio comunale di Alba dopo 26 anni di politica attiva. Una chiusura che non tutti hanno accolto con serenità.

Quella di questi giorni è stata per me una scelta di vita. Tanto semplice quanto difficile da farsi. [...] La professione, la famiglia e qualche nuova prospettiva hanno avuto la meglio”, scrive Marello in una lunga lettera pubblicata anche sui suoi canali social.

Niente ragionamenti politici, strategie o convenienze, ribadisce Marello: solo la volontà di “rimettere in fila le priorità”. Un addio che però, in aula, ha sollevato interrogativi.

L’impegno sociale, politico ed amministrativo mi ha plasmato”, ha scritto ancora Marello. Ma cosa lo ha convinto a lasciare ora?

La vicepresidente Elisa Boschiazzo legge le sue parole davanti a un’aula attenta. Il Kenya, la spiritualità, la visione di un giovane sindaco che “ha spiccato il volo”: il messaggio è profondo, ma non scioglie il nodo della tempistica. Perché proprio adesso?

Dalla minoranza arrivano dubbi e perplessità. Lorenzo Barbero parla apertamente di “dimissioni improvvise e inaspettate”, mentre Massimo Reggio ipotizza dissapori interni sulla priorità del terzo ponte. “Qualcosa è andato storto”, dice. Il sospetto? Che Marello si sia trovato in disaccordo con la linea del suo stesso gruppo.

Significativa, la posizione di Emanuele Bolla (foto sotto): “Il suo mandato appare incompiuto”. Per Boeri, la chiave è chiara: “Forse il PD non lo rappresentava più”.

L’ex sindaco Carlo Bo (foto sotto) non vuole entrare nel merito dei motivi che lo hanno portato a questa decisione: “L’unica cosa importante, della quale mi sono sincerato subito telefonandogli, è che non ci fossero problemi di salute”.

Ma la maggioranza frena le dietrologie. Fabio Tripaldi (foto sotto) difende Marello: “La città gli deve molto. Nessuna polemica, solo rispetto”. Luciano Giri invita a guardare al percorso complessivo dell’alternanza politica albese come un arricchimento. Il consigliere Draichi è secco: “Nulla da psicoanalizzare”.

Semplicemente termina una modalità di azione politica, con la consapevolezza che non è l’unica - scrive ancora Marello - .Chi ama la propria comunità non la abbandona”.

E mentre l’aula si divide, un nuovo volto prende posto tra i banchi: Lorenzo Paglieri, avvocato albese, classe 1952 (nella foto sotto, tra Luciano Giri ed Elena Di Liddo). “Sono felice di tornare”, dice. E nel dirlo, riporta un pizzico di continuità in una scena politica in movimento.

Il sindaco Alberto Gatto lo accoglie con un sorriso e parole di fiducia, rivendicando la centralità del terzo ponte tra le priorità della giunta. Ma il clima tra i banchi è teso: il botta e risposta tra maggioranza e minoranza lascia poco spazio alla diplomazia. Ironie, frecciate e distacco marcano il momento.

Elena Di Liddo è la nuova presidente del Consiglio comunale

Tre votazioni. Una lunga attesa. Poi finalmente, 16 voti contro 6, Elena Di Liddo diventa presidente del Consiglio comunale di Alba. Una donna alla guida dell’assemblea, in un momento in cui la politica locale cerca stabilità, rappresentanza e nuova autorevolezza.

Di Liddo non è un volto nuovo: ex assessora alle politiche sociali, già vicesindaca tra il 2014 e il 2019, poi vicepresidente del Consiglio con Carlo Bo. È un’insegnante, e lo rivendica con orgoglio. “Conosco la città più a fondo – dice –, le cose sono più complesse di quanto appaiano dall’esterno”.

Nel suo primo discorso, una dedica ai figli – presenti tra il pubblico – e al padre scomparso, che l’ha avvicinata alla politica. “Per loro e per tutti i giovani albesi dimostrerò che la buona politica esiste - dice -. La politica è servizio. Dialogherò con tutti, maggioranza e minoranza”.

È possibile davvero una politica che ascolta, in un Consiglio diviso fin dall’inizio?

Dal fronte della maggioranza piovono attestati di stima. Anna Chiara Cavallotto sottolinea il valore simbolico dell’elezione: “Non basta essere donna per questa carica, ma Di Liddo ha tutto ciò che serve”. Martina Amisano guarda avanti: “Non vedo cosa abbiamo perso, ma ciò che abbiamo guadagnato”.

La minoranza, però, non si ricompatta. Elisa Boschiazzo ottiene 6 voti, ma il sostegno è parziale. “Non c’è stato dialogo con noi da parte del sindaco" lamenta Lorenzo Barbero. Boschiazzo, rivendica il rispetto reciproco con la neoeletta: “Concorrenti politiche, ma unite da un’amicizia”.

Il sindaco Alberto Gatto: “I tanti anni di esperienza di Elena Di Liddo saranno preziosi”.

La prossima seduta del Consiglio è fissata per il 29 aprile. Ma dopo la giornata di oggi, sembra che la partita politica ad Alba sia appena ricominciata.

Gabriella Fazio

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