Il Nazionale

Cronaca | 18 aprile 2025, 19:58

Settantenne palpeggiò il vicino tredicenne in un fienile: condannato a tre anni di carcere

Una vicenda che arriva dalla Val Varaita. La Procura aveva chiesto per l'uomo una condanna a sei anni. La madre del giovane: "Disse che era ubriaco"

Settantenne palpeggiò il vicino tredicenne in un fienile: condannato a tre anni di carcere

Accadde in un paesino della Val Varaita, nella primavera del 2020. Qui, un 70enne, dopo averlo invitato nella sua cascina, tentò di consumare un rapporto sessuale con un minorenne, all’epoca tredicenne, offrendogli del denaro. 

Prima l’uomo avrebbe iniziato a baciare il ragazzino sul collo; poi lo avrebbe placcato e quindi palpeggiato sulle parti intime. A quel punto il giovane, che si trovava lì per badare agli animali dell’uomo, riuscì a divincolarsi e a scappare via. “Lui era molto scosso - aveva riferito in aula la madre del ragazzo -. Mi sono accorta subito che qualcosa era successo perché aveva addosso un forte odore di colonia da uomo. Un profumo che in casa nessuno usava”. 

Rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale aggravata, il 70enne, assistito dal legale Fabrizio Di Vito, è stato processato in tribunale di Cuneo e condannato a tre anni di carcere contro i sei chiesti dalla Procura. 

Dopo l'episodio, i genitori del giovane si erano recati dall’uomo a chiedere spiegazioni.  “Disse che era ubriaco – aveva spiegato ancora la madre – e che non bisognava fare troppo caso a quello che dicono i ragazzini, perché a volte si inventano le cose” . 

Qualche giorno dopo l’incontro, poi, era stato proprio l’imputato a recarsi da loro: “Si presentò implorandoci di non andare dai carabinieri - ha ricordato il padre del ragazzo - perché gli avremmo rovinato la vita. Disse che aveva solo ‘aiutato’ nostro figlio a scendere dalla scala”.

CharB.

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