L’onda di piena ai Murazzi del Po è stata raggiunta poco dopo le ore 22, quando il fiume ha superato i 3 metri e 80 centimetri, per poi, verso mezzanotte, cominciare una lenta discesa. Le giornate del 16 e del 17 aprile 2025 rimarranno negli annali della metereologia. In poche ore la pioggia di mesi si è abbattuta su Piemonte e Valle d’Aosta mettendo in ginocchio interi territori.
Ma la situazione poteva essere ancora peggiore. Salvati, se così si può dire, dalla quota neve che in poco tempo si è spostata più in alto, differentemente da quel che si prevedeva. Così le precipitazioni si sono depositate senza innalzare ulteriormente i corsi d’acqua già ampiamente compromessi.
Il luogo più colpito è stato il chivassese. L’acqua accumulata dallo Stura, dalla Dora Riparia e Baltea, dal Malone e dall’Orco è confluita nel Po innalzando il livello idrometrico che è arrivato a sfiorare, nella stazione di San Sebastiano Da Po, i sette metri. Le immagini di Monteu Da Po, dove si è registrata una vittima, rimarranno emblematiche di quel che è accaduto. Con il fiume che scorre con violenza in mezzo alle case.
Dopo che la pioggia ha lasciato tregua a partire dal pomeriggio di ieri ora il livello degli alvei torna sotto la soglia di guardia un po’ ovunque. Resta, al momento, nella zona di Verolengo dove la portata della Dora Baltea è ancora superiore ai tre metri, così come il Po a Verrua Savoia, ora a 4 metri e 70, ma ha raggiunto i sei metri nel tardo pomeriggio di ieri.
All’indomani del disastro ora si guarda all’alessandrino dove il Po raccoglie anche le acque del Bormida e del Tanaro. A Isola Sant’Antonio Da Po il livello è in crescita. Questa mattina ha superato la soglia di pericolo e ha raggiunto gli 8 metri e 80. Soglia di pericolo attiva anche a Valenza, dove, sempre il Po, ha sfiora stanotte i sei metri.
Intanto continua la conta dei danni. A San Sebastiano Po si sono verificate inondazioni provocate dal rio Bellavalle e dal torrente Leona, diverse frane hanno isolato alcune frazioni, un’altra frana ha interrotto la linea dell’acquedotto. A Castagneto Po una frana rende impossibile la viabilità da e verso Chivasso. A Lauriano una frana ha bloccato la statale 590 della Valcerrina. A Casale Monferrato è stato allestito nella palestra Leardi un centro di accoglienza per le 50 persone evacuate dalla frazione Terranova. A Castellamonte sono state evacuate 15 persone dalle frazioni Case Ponzetti e Preparetto.
Oggi alle ore 9 si terrà nel Grattacielo Piemonte si terrà una riunione straordinaria della Giunta regionale convocata dal presidente Alberto Cirio per un aggiornamento della situazione meteo ed una prima dei stima dei danni.
Arpa Piemonte ha disposto per la giornata odierna l'allerta arancione per pericolo valanghe sulle zone di montagna nord-occidentali, allerta gialla su pianura settentrionale e torinese e valli Tanaro, Belbo e Bormida, nessuna allerta su pianura cuneese e valle Scrivia.
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