Avrà venti giorni di tempo per chiedere di essere sentito dal magistrato o produrre documentazione o memorie il 50enne imprenditore albese destinatario di un avviso di conclusioni indagini che la Procura della Repubblica di Asti gli ha notificato in merito al grave fatto verificatosi ad Alba nel pomeriggio dello scorso 17 febbraio.
Erano circa le 17 di quel lunedì quando all’incrocio tra corso Langhe e via Rio Misureto una ragazza classe 2006 venne travolta mentre stava attraversando sulle strisce da una Mercedes di colore grigio.
L’urto fortunatamente avvenne a velocità contenuta, circostanza che consentì probabilmente di evitare conseguenze peggiori per la 18enne, che subì lesioni a un gomito e alla colonna lombare, e che venne soccorsa e trasportata per le cure del caso all’ospedale di Verduno.
Il guidatore non si era fermato a prestare soccorso ma, anche grazie alle precise testimonianze rese dalle persone che assistettero al fatto, venne rintracciato in breve tempo dagli agenti della Polizia Locale cittadina.
Gli accertamenti disposti nei suoi confronti consentirono di verificare che il conducente dell’auto si era messo alla guida nonostante un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro di sangue. Una soglia che, secondo le norme che hanno da poco aggiornato le sanzioni del Codice della Strada, prevede di per sé un’ammenda da 1.500 a 6mila euro, aumentata da 3mila a 12mila euro in caso d’incidente, circostanza che comporta anche la revoca delle patente, il sequestro e la confisca obbligatoria del veicolo, mentre ulteriore conseguenza è il divieto di sostituire la pena con i lavori di pubblica utilità.
Nei confronti dell’uomo, difeso dall’avvocato Roberto Ponzio, risulta ora l’avvenuta conclusione degli accertamenti disposti dalla Procura sotto il coordinamento del sostituto procuratore Davide Lucignani, che aveva indagato l’imprenditore contestandogli quattro diversi reati: le lesioni stradali, la guida sotto influenza dell’alcol aggravata dal tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi/litro, la fuga e l’omessa assistenza a persona ferita.
L’investimento del febbraio scorso fece seguito ad altri due gravi e analoghi episodi registrati nella capitale delle Langhe nelle settimane precedenti.
Il primo avvenne il 28 gennaio, provocando la morte di un 71enne residente a La Morra (leggi qui). Pochi giorni dopo un altro sinistro interessò due persone in via Nino Bixio (qui).
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