Davanti al presidente Marco Bucci, al segretario regionale del partito e viceministro del MIT, Edoardo Rixi, e a un teatro di Stradanuova non del tutto gremito, la Lega ha presentato questa sera i quaranta nomi che vanno a comporre la lista che sosterrà il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi, alle elezioni comunali. Con il simbolo della Lega correranno: Paola Bordilli, Marta Brusoni, Francesca Corso, Andrea Carratù, Alessio Bevilacqua, Fabio Ariotti, Maurizio Amorfini, Maria Rosa Rossetti, Angela Villani, Giada Beghin, Luca Bozzo, Paolo Carissimo, Edoardo Michele Di Cesare, Simona Fassone, Andrea Ferrari, Fabrizio Radi, Serena Giuseppina Russo, Luca Carini, Claudia Castello, Davide Ottonello, Cristina Scarfogliero, Edoardo Villa, Stefano Astio, Rosanna Beltrami, Veronica Bertacchini, Dumitru Boanta, Filippo Camillo Bortoluzzi, Francesco Fava, Carla Maria Filip, Christian Foscoli, Massimo Gubinelli, Giuseppe Mango, Stefano Pierpaolo Perona, Leonardo Pibiri, Marco Richi, Giuseppe Serino, Marco Valguarnera, Elisabetta Venni, Francesco Viberti, Stefano Zunino.
Rixi l’ha definita “una bella lista con tante professioni in tutti i settori, con persone giovani e persone con esperienza” per poi rimarcare la presenza di tre assessore donne uscenti (Bordilli, Brusoni e Corso), oltre a due consiglieri comunali e un presidente di Municipio. “Una lista molto qualificata, molto competitiva - ha aggiunto il viceministro - e poi tanti lavoratori, lavoratrici, imprenditori, commercianti, è un bel gruppo, una bella squadra che vuole rendere Genova ancora più forte e più competitiva”.
E non è mancato l’attacco al centrosinistra, con ovvi riferimenti agli eventi degli ultimi giorni con la presunta aggressione di matrice fascista ai danni di un sindacalista della Cgil e la denuncia poi ritirata: “Dobbiamo vincere anche contro chi oggi pensa di essere nel 1946. Ci spiace vedere massimalismi su una campagna elettorale che dovrebbe essere in mezzo alla gente, per le esigenze dei cittadini e non su filoni nostalgici. Questo mi dispiace, come mi dispiace che il centrosinistra non abbia trovato un candidato che è nato e cresciuto facendo politica in questa città. Speriamo, in futuro, che ci troveremo a discutere su temi legati all’industria, al porto, all’economia, alle infrastrutture. Mi dispiace una certa nostalgia del passato, io guardo il futuro e poco al passato”.
Da Rixi anche un riferimento all’imminente 25 Aprile con la visita del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in città: “Noi siamo nati il 25 Aprile del 1945 con la Repubblica, credo che la maggioranza di oggi di centrodestra sia stata eletta dagli italiani grazie alla nostra Costituzione e alla Repubblica. Mi piacerebbe che il 25 Aprile fosse la festa di tutti. Mi dispiace quando il 25 Aprile qualcuno critica la Brigata Ebraica e quando ci sono tensioni di questo tipo, perché credo che non facciano bene al Paese. E, secondo me, fanno perdere voti a qualcuno. Credo che la presenza di Mattarella sia assolutamente positiva, un’occasione per guardare i valori tutti quanti insieme in un momento difficile a livello mondiale, dare dei segnali che siamo una democrazia matura che sa rinvigorirsi anche per affrontare sfide che purtroppo tutti i giorni, anche in queste ore, stiamo affrontando per cercare di tenere aperti i mercati, per cercare di continuare a essere uno dei Paesi più sviluppati a livello mondiale anche nel settore delle libertà. Purtroppo ci sono tanti Paesi oggi nei quali i cittadini non godono delle stesse libertà che si godono nel nostro Paese”.
Il candidato sindaco, Pietro Piciocchi, ha definito quella della Lega una “lista competitiva, fatta di persone, donne e uomini, che in questi anni hanno lavorato molto per l’amministrazione comunale”.
“Abbiamo persone competenti, capaci e appassionate, che possono dare un grande valore aggiunto alla nostra coalizione - ha aggiunto - il momento della presentazione delle liste è sempre molto bello ed è un momento di grande entusiasmo. Spero veramente che nelle prossime settimane distribuiremo tantissimo entusiasmo in città e vinceremo con questo entusiasmo perché noi siamo persone così, positive, allegre, vogliamo fare una campagna ricca di contenuti rivendicando le cose che abbiamo fatto perché dobbiamo finirla di raccontare una città che non esiste, di storie piene di falsità, di una Genova che è depressa, che muore, perché questa è una grande città con grandi opportunità con tante eccellenze e tantissimi lavori, che in questi anni con gli amici della Lega abbiamo fatto e noi vogliamo portare a compimento. Vogliamo fare sempre cose nuove insieme a tutti loro”.
Poi l’affondo al centrosinistra, partendo proprio dall’episodio della presunta aggressione: “Stamattina non ci volevo credere, mi hanno chiesto un commento e mi sono astenuto. Poi, qualche ora fa, ho letto che è stata ritirata la denuncia, mi sono fatto alcune domande e parlo molto chiaro: credo che in questa città ci siano alcune componenti della sinistra che vogliono alimentare un clima d’odio, usando impropriamente il fascismo, addebitando vergognosamente accuse di fascismo a chi oggi governa la città, chiaramente in maniera strumentale e pretestuosa, pensando di dividere la città su un tema che dovrebbe unirla”.
Il candidato sindaco si è poi rivolto alla sua concorrente, Silvia Salis: “Le chiedo di prendere le distanze da questa sinistra, perché io non posso non ricordare che il primo di aprile in piazza a Sestri Ponente, con la segretaria del Partito Democratico, sono state dette anche da lei delle cose molto gravi. Mi pare di aver ascoltato ‘via i fascisti da Palazzo Tursi’. Questo mi ha molto offeso. Lo ribadisco oggi proprio alla luce di questi accadimenti: se ne facciano una ragione che i fascisti non sono a Tursi, non ci sono mai stati e non ci saranno mai. La smettano con questa retorica divisiva, la politica ha una responsabilità e non possiamo dividere le persone, non possiamo stimolare l’odio delle persone. C’è una sinistra politica che ha questa forte componente di odio e va messa ai margini, perché non accetta le regole della democrazia. Quindi io chiedo a Silvia Salis di prendere le distanze anche da quelle gravissime affermazioni che ci ha indirizzato. A Tursi non ci sono mai stati i fascisti e vi dico che, casomai incontrassi qualcuno che avesse anche lontane simpatie, sarei io a cacciarlo. Sono io il candidato sindaco, d’accordo? E io sono il garante della natura altamente democratica della nostra coalizione. Noi amiamo la Costituzione e l’abbiamo sempre dimostrato e non ce lo facciamo certamente insegnare dalla sinistra”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente Marco Bucci: “Adesso è forse un po’ presto, aspetterei di sapere qualcosa di più dalla Digos perché bisogna sapere la verità. Quindi, ora come ora, la situazione sembra molto imbarazzante, ma non voglio assolutamente fare commenti perché sapete che è nel mio stile commentare le cose quando si ha la certezza dei fatti. Quindi, in questo caso, ancora non c’è. È imbarazzante, ma ancora non c’è la certezza”.
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