Teresa Stabile, 55 anni, era andata a stare dai genitori, vicino all'edificio dove aveva abitato con l'ormai quasi ex marito Vincenzo Gerardi, 56 anni, a Samarate. Lui la controllava, aveva minacciato di togliersi la vita se non fosse tornata, secondo quanto raccolto finora dagli investigatori. Fino ad ucciderla mercoledì sera (LEGGI QUI): ha confessato nella notte davanti al pubblico ministero Ciro Caramore.
Un lancio dell'Ansa ricostruisce queste ultime ore. Vincenzo era stato arrestato mentre minacciava di uccidersi con lo stesso coltello usato per ammazzare la moglie. Gli inquirenti sono al lavoro per capire se si possa contestargli la premeditazione.
Confermato che la coppia era in fase di separazione. L'uomo era al corrente sugli spostamenti di Teresa e aveva tenuto copia delle chiavi dell'auto; parcheggiava la propria vettura davanti al box della moglie, così lei ogni volta doveva chiamarlo per uscire. Un contrasto avvenuto proprio all'esterno del garage aveva portato il figlio maggiore a denunciare Vincenzo per violenza privata. Non risultano invece denunce della moglie, difatti non c'erano provvedimenti restrittivi a carico di lui.
Si ritiene che Teresa avesse agito così nella speranza di non provocare l'uomo da cui voleva separarsi in modo definitivo al più presto.
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