Una serata di confronto e visioni spesso divergenti in cui non sono mancati toni accesi e qualche provocazione. Il dibattito promosso dall’Associazione Nazionale Donne Elettrici (ANDE) di Genova in vista delle prossime elezioni comunali ha messo a confronto i candidati sindaci in un dibattito pubblico sui temi cruciali per il futuro del capoluogo ligure.
Si sono confrontati Pietro Piciocchi (centrodestra), Raffaella Gualco (Genova Unita), Cristian Fantasia (Partito Socialista Unitario), Alessandro Rosson (Indipendenza) e Cinzia Ronzitti (Partito Comunista Italiano). Assenti, invece, la candidata della coalizione progressista Silvia Salis, Mattia Crucioli e Marco Loconte.
L’assenza di Salis, inizialmente attesa, ha suscitato la critica del vicesindaco uscente Piciocchi, che ha parlato di “mancanza di rispetto agli elettori” e di un segnale di “timore nel confronto aperto a tutta la città”.
La presidente di ANDE Genova, Milena Romagnoli, salutando tutte le persone presenti, ha ribadito l’obiettivo dell’iniziativa: “Favorire nei cittadini una maggiore consapevolezza in vista del voto”.
Tra i temi affrontati c’è stato il contrasto alla denatalità e il sostegno alle nuove famiglie. Piciocchi ha illustrato un pacchetto articolato: “Azzeramento delle liste d’attesa per l’edilizia popolare, fondi di garanzia per mutui e arredi, e incremento di asili nido e centri estivi”. Gualco ha invece posto l’accento su parità di genere e lavoro femminile, sostenendo la necessità di una rete di servizi a misura di famiglia. Ronzitti ha denunciato la precarietà del lavoro, mentre Fantasia ha proposto un salario minimo garantito e un maggiore intervento dello Stato nella scuola pubblica. Rosson ha suggerito un intervento diretto: “20-30 mila euro per l’acquisto della prima casa ai giovani”.
Il fenomeno della delinquenza giovanile è stato affrontato da più prospettive. Ronzitti ha invocato scuola, famiglia e educazione civica e sentimentale. Rosson ha parlato del ruolo della famiglia e dello sport, citando i dati sui reati giovanili di origine straniera. Fantasia ha insistito sulla creazione di punti di aggregazione. Gualco ha definito i giovani una “generazione perduta”, chiedendo supporto psicologico e figure di riferimento. Piciocchi ha invece sottolineato il bisogno di sostenere le famiglie e potenziare luoghi e servizi per la socialità.
Altro tema caldo, quello delle minacce alla sicurezza dei cittadini in ambito digitale. Rosson ha denunciato un incremento del 50% delle truffe rispetto al 2024, proponendo la creazione di un ufficio comunale e un numero verde. Fantasia ha suggerito un osservatorio e un rafforzamento del collante tra generazioni. Gualco ha parlato di formazione digitale e tutela legale, mentre Piciocchi ha ricordato l’esistenza del nucleo fasce deboli della polizia locale e ha promesso l’estensione dei vigili di quartiere. Ronzitti ha invece posto l’accento sulle manipolazioni dei media, auspicando più punti informativi nei quartieri.
Gli anziani sono stati riconosciuti da tutti come risorsa per la città, con proposte che spaziano dal welfare alla socialità. Fantasia ha chiesto accesso alle cure e luoghi di incontro, mentre Piciocchi ha annunciato un piano comunale per l’invecchiamento attivo, con mobilità gratuita, voucher per il cinema e nuove soluzioni abitative. Ronzitti ha proposto il ritorno degli ambulatori di quartiere. Rosson ha sollevato il problema della sanità pubblica e delle liste d’attesa. Gualco ha promosso la connessione intergenerazionale, per valorizzare competenze ed esperienze.
Infine, il tema dell’occupazione giovanile. Gualco ha immaginato la “Genova del 2050”, suggerendo un polo universitario avanzato. Piciocchi ha parlato di “20.000 nuovi posti di lavoro qualificati” e della necessità di potenziare infrastrutture e università. Ronzitti ha denunciato il divario tra scuola e mondo del lavoro. Rosson ha criticato le politiche giovanili, definite “solo da campagna elettorale”, e ha ricordato la perdita dell’occasione legata alla Via della Seta. Fantasia ha posto al centro formazione continua, socialità e sostegno alle famiglie.
Obiettivo raggiunto per ANDE che offre così uno spunto utile per chi andrà a votare potendo godere di un confronto diretto tra chi ha scelto di candidarsi alla guida della città per i prossimi cinque anni.
Commenti