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Politica | 15 aprile 2025, 15:55

Si chiudono i lavori del Consiglio Comunale, il sindaco reggente Pietro Piciocchi: “Abbiamo costruito qualcosa di solido, che l’amministrazione successiva dovrà salvaguardare e portare avanti”

Oggi la seduta straordinaria per approvare il rendiconto della gestione 2024: “Se c’è un ambito in cui il centrodestra merita la promozione a pieni voti è proprio quello della gestione delle risorse, frutto del lavoro serio e costante”

Si chiudono i lavori del Consiglio Comunale, il sindaco reggente Pietro Piciocchi: “Abbiamo costruito qualcosa di solido, che l’amministrazione successiva dovrà salvaguardare e portare avanti”

Duecentosette mozioni, duecentosettanta interpellanze e mille e due articoli 54: con questi numeri si conclude il ciclo amministrativo del Consiglio Comunale. Oggi, martedì 15 aprile, si è svolta l’ultima seduta, con il rendiconto della gestione 2024.

C’è una bellissima frase che dice: “Ognuno di noi è unico e meraviglioso, ma insieme siamo un capolavoro.” Non è proprio l’immagine del Consiglio di oggi, lo ammetto, e questo intervento è un po’ casuale, ma colgo l’occasione per dire alcune cose sul documento che stiamo discutendo - ha dichiarato il sindaco reggente Pietro Piciocchi -. Credo che non sia del tutto opportuno utilizzare la delibera sull’approvazione del rendiconto finanziario per fare un bilancio politico di otto anni di amministrazione. Siamo arrivati all’ottavo rendiconto e mai, in passato, la sua approvazione aveva suscitato un dibattito così acceso. Abbiamo sempre approvato questo documento – che, come è stato già detto, è essenzialmente una sintesi di dati finanziari sull’attività amministrativa di un solo anno – spesso senza neanche interventi o proposte. Eppure, oggi ci troviamo a discuterlo come se fosse una mozione politica generale.

Vorrei dire una cosa chiara: se c’è un ambito in cui il centrodestra merita la promozione a pieni voti è proprio quello della gestione delle risorse. I numeri parlano da soli. Siamo passati da un bilancio di circa 1,2 miliardi nel 2016 a oltre 2 miliardi oggi. Questo risultato non è frutto del caso, ma del lavoro serio e costante degli uffici che voglio pubblicamente ringraziare. È per questo che ho preso la parola: per rendere merito agli uffici finanziari, ai tributi, alle partecipate e a tutti coloro che hanno lavorato insieme a me. È stato un vero gioco di squadra.

Oggi chiudiamo per l’ottavo anno consecutivo un rendiconto in equilibrio. Considerando le difficoltà della finanza locale in Italia, è un risultato tutt’altro che scontato. Ricordo ancora – e lo ripeto per l’ennesima volta – che tra i 14 comuni sede di città metropolitana, solo 5 sono in equilibrio economico. Molti grandi comuni, come Torino, sono in piano di riequilibrio finanziario. La vera sfida per il futuro sarà quella delle risorse. Non solo abbiamo aumentato significativamente alcune voci di spesa – come quelle per il sociale, per la scuola, per i servizi informativi e per la digitalizzazione – ma lo abbiamo fatto in modo sostenibile. Genova è il primo comune in Italia per digitalizzazione: il fascicolo del cittadino è un esempio concreto di come si possa rendere l’amministrazione più vicina, trasparente e inclusiva.

Abbiamo realizzato anche un piano finanziario per i lavori pubblici importante. Certo, c’è stato l’apporto del PNRR, ma non sarebbe corretto dimenticare la grande capacità di questa amministrazione di attrarre risorse. Possiamo discutere sui progetti – ed è giusto farlo in questa Aula – ma è innegabile che mai prima d’ora il Comune di Genova aveva ottenuto così tanti fondi per la mobilità e le opere pubbliche. Le risorse non piovono dal cielo: vanno cercate, ottenute, conquistate. E posso testimoniarlo direttamente, perché ho vissuto in prima persona questi anni di lavoro sulla delega al bilancio: la reputazione della nostra amministrazione presso gli uffici finanziari dello Stato e della Ragioneria generale è cresciuta enormemente.

Il bilancio che consegniamo oggi ha visto un incremento consistente delle risorse, una crescita nella capacità di programmazione e una riduzione del debito di oltre 300 milioni di euro. Il tempo medio di pagamento ai fornitori è di 13 giorni: un record nazionale. Non abbiamo mai fatto ricorso all’anticipazione di tesoreria. Abbiamo gestito la cassa con intelligenza, efficienza e responsabilità. Abbiamo anche risanato aziende partecipate. Capisco le preoccupazioni espresse su AMT, ma non possiamo ignorare il lavoro enorme che è stato fatto nel rispetto del principio della tutela pubblica delle nostre partecipate. Un principio che, lo ricordo, non era condiviso dal centrosinistra nel 2016. Basti pensare all’operazione su AMIU: nel 2016 valeva 5 milioni nella proposta di compravendita con IREN, oggi, con il nuovo contratto di servizio, vale 178 milioni. Sono dati certificati da KPMG, non opinioni.

Non voglio entrare nel merito delle politiche, perché questa è una sede tecnica, ma voglio stare sul documento che approviamo oggi. Anche sulle società partecipate ci sarebbe molto da dire. Concludo ringraziando chi ha reso possibile tutto questo. Sono orgoglioso del lavoro fatto e ringrazio il sindaco Bucci per avermi affidato la responsabilità del bilancio. È stata la mia prima delega, la più impegnativa, quella che mi ha tolto il sonno per anni – chi mi conosce lo sa – nel tentativo costante di far quadrare i conti. Ma credo che abbiamo costruito qualcosa di solido, che l’amministrazione successiva dovrà salvaguardare e portare avanti, continuando a gestire in modo virtuoso le risorse pubbliche. Non ho parlato di cultura, ma potrei: abbiamo raddoppiato il sostegno alle istituzioni culturali, penso alla Carlo Felice, al Teatro Nazionale, e a tante altre realtà. Certo, non siamo trionfalistici, e non dimentichiamo i problemi. Ma nessuno li nega. La vera sfida sarà saper continuare a cercare e ottenere nuove risorse, in un quadro di finanza pubblica che si fa sempre più restrittivo. Questa è la sfida, ed è quella per cui siamo qui”.

"Il bilancio è più che positivo - dichiara il presidente del Consiglio Comunale Carmelo Cassibba  - e stata un’esperienza bellissima ricca di soddisfazioni. Abbiamo affrontato sfide importanti, ma sempre con spirito costruttivo e con l'obiettivo comune di rappresentare al meglio i cittadini. Ci sono stati momenti difficili e di tensione, certo, a volte è mancata la pazienza, ma il lavoro svolto in questi anni ha dimostrato che, anche nelle diversità di vedute, è possibile costruire un dialogo serio e responsabile, nel pieno rispetto dei ruoli e delle istituzioni. Un ringraziamento sincero va a tutti i colleghi consiglieri, agli uffici per la loro preziosa professionalità e disponibilità, e alle interpreti del linguaggio dei segni, il cui lavoro ha garantito inclusione e accessibilità ai lavori consiliari. È stato davvero un privilegio ricoprire questo importante ruolo, il secondo a livello istituzionale e poter condividere questo percorso con persone di grande valore”.

Dopo i sorrisi e le strette di mano iniziali, i consiglieri dell’opposizione hanno espresso le proprie intenzioni di voto, sottolineando la mancanza di una vera e propria maggioranza di centrodestra dentro e fuori dall’aula: così Davide Patrone, consigliere del PD, che ha dichiarato di astenersi, insieme agli altri del Partito Democratico; così Cristina Lodi, consigliera di Azione e capogruppo del Gruppo Misto. Il consigliere e candidato sindaco per Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli ha sottolineato come la sua presenza si riveli determinante: “Ogni volta ci sono stati provvedimenti migliorativi o dovuto ho votato a favore, a differenza della minoranza” non ha mancato di far notare a chi, dalle fila della sinistra, ha dichiarato che è la minoranza a tenere il numero legale in aula. “Potevamo chiudere con rispetto, il continuo imbrattamento reciproco imbruttisce la politica - commenta Davide Falteri, consigliere di Vince Genova -. Fare opposizione dicendo ‘potremmo fare’ è qualcosa che non è mai successo” ha dichiarato poco prima delle votazioni. Animo caldo per il consigliere del M5S Fabio Ceraudo, che ha espresso la sua totale contrarietà a quanto portato avanti dall’amministrazione in questi anni. 

Con trentasette presenti, ventuno voti favorevoli e sedici astenuti, la Delibera di Giunta al consiglio immediatamente esecutiva sul rendiconto della gestione 2024 è stata approvata. Stesso esito anche per le ulteriori delibere.

Chiara Orsetti

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