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Politica | 14 aprile 2025, 16:24

A Torino batterà il cuore artificiale: Schael guarda al "modello Berlino" tra i Grandi Ospedali d'Europa

Dai sindacati all'intramoenia. Un commissario a 360 gradi dopo giorni di fuochi incrociati. Mentre la città si prepara ad ospitare le eccellenze sanitarie mondiali e le loro tecnologie

A Torino batterà il cuore artificiale: Schael guarda al "modello Berlino" tra i Grandi Ospedali d'Europa

È un Thomas Schael a tutto tondo, dopo giorni concitati. Il Commissario della Città della Salute di Torino, al centro di diversi fuochi incrociati, risponde (e non risponde) sui vari "fronti" aperti. Dal blocco delle attività di intramoenia allargata alle cliniche, passando per le votazioni delle rappresentanze sindacali che lo scorso venerdì hanno inscenato una protesta davanti alle Molinette. 


L'occasione è la presentazione dell'evento Grandi Ospedali 2025, in programma il 28 e 29 maggio, all’Iveco Industrial Village dove si confronteranno strutture ospedaliere pubbliche e private. Dalla digitalizzazione e dall’innovazione nella sanità alla sostenibilità dei percorsi assistenziali, dai centri di eccellenza al rapporto tra gli ospedali, il territorio ed il contesto sociale. Questi alcuni degli argomenti che verranno trattati nel corso della due giorni. 

Quel che è certo è che "Der Kommisar" (come è stato definito), metta la 'sua' azienda , tra  i migliori ospedali europei. Nonostante con i suoi 1.800 posti letto e quasi 10mila dipendenti è grande la metà del Charitè di Berlino, realtà ospedaliera che Schael conosce bene e che ora "come un sindaco" della Città della Salute, guarda al modello della capitale tedesca proponebdo un gemellaggio. 

Inrtamoenia

Una realtà che non farà a meno dei servizi di intramoenia. 

"Come ospedale pubblico vogliamo svolgere il nostro ruolo istituzionale, non escludendo l'intramoenia - ha detto Schael -. Non ci sono zone grigie nella giurisdizione italiana, mi farò garante dell'applicazione della legge. Chi la rispetta potrà fare sia quella ordinaria che quella allargata".

Mancanza di personale

Mentre sulla mancanza di personale il Commissario di guarda alla riorganizzazione e alla digitalizzazione. 

"Cerchiamo di accelerare le assunzioni - sostiene il commissario -, ma quando il mercato non ha medici da assumere si possono fare concorsi, ma vanno deserti. Una problematica che va affrontata attraverso modelli organizzativi e attraverso una maggiore digitalizzazione. Se il medico perde mezz'ora per fare cartelle cliniche, toglie tempo all'assistenza".

Un piano sulla digitalizzazione che Schael stima, per essere efficace, in 60 milioni. Così si colmano i gap e si riducono i tempi. 

Modello tedesco?

"Il Charitè di Berlino, che è doppio rispetto a Città della Salute, ha un piano di investimenti di 120 milioni. Questi soldi non li abbiamo perché la Germania è più ricca dell'Italia. Non vogliamo diventare il primo ospedale mondiale, ci basta essere tra i primi cinque a livello nazionale". 

Cuore artificiale

Ma per stare ai piani alti dell'eccellenza sanitaria serve anche cuore. E si guarda a quello artificiale sviluppato con tecnologia aerospaziale a Parigi. 

Immesso nel mercato europeo recentemente si tratta di un cuore che può essere trapiantato in un paziente in attesa di donatore, che può durare fino a 12 mesi. Già presente nell'ospedale nel quartiere Niguarda di Milano e di Napoli, Torino potrebbe essere il terzo ospedale a sperimentare questa tecnologia. 

Evento alle porte

Per quanto riguarda l'evento di fine maggio ci sarà un confronto con i principali ospedali pubblici e privati, università, istituzioni e innovatori del settore. L’evento, organizzato da Koncept, vuole essere un laboratorio di idee e soluzioni per un sistema sanitario più integrato, equo e sostenibile, dopo le edizioni di Firenze, Roma e Napoli. Questo quarto appuntamento si focalizzerà su medicina territoriale, tecnologie avanzate, ottimizzazione delle liste d’attesa.

Attraverso sessioni tematiche e laboratori mirati, l’Open Meeting 2025 si pone come catalizzatore di un cambiamento concreto e duraturo, in sinergia con progetti come il Parco della Salute di Torino. 

Daniele Caponnetto

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