Il Nazionale

Cronaca | 14 aprile 2025, 14:36

Ufficio migranti, problemi e disagi si spostano in via Ruffini

La denuncia della Cgil: "Sportelli chiusi per ore senza nessuna comunicazione"

Ufficio migranti, problemi e disagi si spostano in via Ruffini

Oggi in via Ruffini a Torino, sede di uno degli sportelli cittadini dell’Ufficio Immigrazione, centinaia di persone migranti hanno trovato i locali chiusi, senza che una comunicazione ufficiale degli organi preposti venisse veicolata.

I documenti di cui hanno bisogno sono necessari per la loro vita quotidiana e, oggi, dobbiamo drammaticamente constatare che lo sono anche per la loro incolumità, vista al riapertura del CPR di Torino e quanto sta accadendo al CPR di Gjader, in Albania, come di recente denunciato da parlamentari europei.

 

Ci risulta che le persone fossero in coda in attesa dalle 5 di mattina, al freddo e sotto pioggia battente e che all’apertura degli uffici, alle 8.30, le porte siano rimaste chiuse senza alcuna spiegazione, chiedendo loro di allontanarsi. Già nelle scorse settimane il sistema informatico ha registrato dei malfunzionamenti, creando notevoli disagi.

Come è possibile che, dopo tutto questo tempo, il portale nazionale ancora non funzioni e che il personale degli uffici sia ancora drammaticamente sotto organico, allungando i tempi per evadere a le richieste?

Da tempo chiediamo correttivi che non sono ancora stati messi in atto. Questa situazione comincia ad apparire per quella che probabilmente è: una scelta. Non permettere alle persone migranti di vivere e lavorare nella legalità, favorisce lo sfruttamento, la detenzione amministrativa nei CPR e costringe le persone a subire condizioni di marginalità ed illegalità, senza avere responsabilità.

 

Le soluzioni repressive e detentive portano oltre ogni limite, umanitario e legale, la risposta che uno stato civile dovrebbe essere in grado di dare.

Continueremo a denunciare questo sistema, le inefficienze, la negazione dei diritti di queste persone e presidieremo gli Uffici Immigrazione, continuando a monitorare la situazione.

comunicato stampa

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