Genova come laboratorio di diritto allo sport per cittadini e cittadine di ogni età.
Lo ribadisce Silvia Salis, la candidata sindaca per la coalizione progressista, che questa mattina ha partecipato alla Corri Genova. Con lei anche Armando Sanna, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale.
Prima dell’inizio della gara, Salis ha parlato dell’importanza dello sport per la società: “Lo sport è entrato anche nella Costituzione, nell’articolo 33, una sorta di diritto all’attività sportiva. Chiaramente, questo deve calarsi sul territorio e l’idea è quella di far diventare Genova un laboratorio di diritto allo sport, che deve essere un diritto per tutti e tutte le genovesi a prescindere dall’età”.
"È provato che gli investimenti nello sport triplicano il loro valore almeno e provocano un indotto incredibile sia per il commercio che per il tessuto sociale", ha affermato Salis, sottolineando la necessità di pensare agli impianti come spazi polifunzionali, luoghi di sport ma anche di aggregazione e tempo libero.
La candidata sindaca ha poi affrontato la questione della gestione del Palasport, recentemente riacquisito dal Comune: "L'investimento che è stato fatto sul Palasport è un investimento ingente perché è stato acquistato quasi al doppio della cifra a cui è stato venduto. Quello che ci aspettiamo, quello che noi vogliamo, è che quello spazio diventi uno spazio dove il diritto per lo sport è applicato. Verrà gestito per le genovesi e per i genovesi quando, dal 27 in poi, noi ci auguriamo di essere alla guida di questa città”.
Alla domanda su una possibile nomina all’assessorato allo Sport, Salis ha risposto: "No, non l'abbiamo deciso. Noi aspettiamo le elezioni per fare questo tipo di suddivisioni. Vedo che gli altri hanno molta fretta ma noi non abbiamo bisogno di aiuti e né di puntellare una campagna elettorale che sta andando molto bene".
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