L’abbattimento del vecchio mercato coperto di piazza della Repubblica, assieme a quello del Teatro Sociale e alla dismissione delle linee tramviarie e delle funicolari, rappresenta da sempre uno dei lutti dei varesini, finora mai compensati. Ecco però che in viale Valganna 128 è arrivato un nuovo mercato coperto, 220 metri quadrati di spazio e tredici banchi vendita, dalle verdure al pane, carni bianche e rosse, salumi, pesce, miele, nocciole, vino, tutti prodotti a chilometro zero uniti dallo slogan «cose buone, persone buone». All’inaugurazione c’era già tanta gente, oltre al presidente di Coldiretti Varese, Pietro Luca Colombo, al direttore Rodolfo Mazzucotelli e al presidente di Agrimercato Paolo Zanotti, anche presente con la sua azienda agricola. Un punto vendita di qualità, unico nel Varesotto, che aprirà, per il momento, il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato dalle 8 alle 14.
«Questa iniziativa esprime virtuosismo, la campagna in città sotto ogni punto di vista. È l’unico esempio in provincia di Varese di mercato coperto agricolo, ci sono prodotti genuini che testimoniano la tradizione locale. I venditori si sono proposti, non sono stati scelti, è un’apertura totale nei confronti del settore agricolo, in cui le stesse imprese si sono rese disponibili a investire personalmente nel progetto. Qui svolgeremo eventi con agriturismi, “agriaperitivi” e i produttori saranno chiamati a parlare di educazione alimentare», afferma Pietro Luca Colombo, presidente di Coldiretti Varese.
«I mercati coperti sono anche luoghi di incontro, perché qui faremo attività più articolate rispetto ai mercati tenuti nelle piazze, con incontri didattici e aperitivi con i nostri prodotti. In Lombardia puntiamo ad avere un mercato coperto per ogni capoluogo di provincia, ne apriremo presto uno a Mantova, a Bergamo e un secondo a Milano», dice Irene Facchetti, coordinatore regionale per la Lombardia di Coldiretti.
«Ho un allevamento di trote a Menaggio, sono venuto a Varese perché non ho trovato una sede più vicina, ma sono molto soddisfatto, anche dei Varesotti, gentili e curiosi. Vendiamo trote intere eviscerate, filetti e carpione, fatto con l’aceto bianco», spiega il titolare, Alessandro Cantoni.
«Noi alleviamo suini e mandiamo in lavorazione la carne a Parma per prosciutti e salami, ma teniamo anche carni bovine, manzo e un po’ di vitello, che lavoriamo noi, lasciando un pochino di grasso in più per dare maggior sapore», dice Andrea Leva, titolare della Cascina Leva di Uboldo.
«È una magnifica iniziativa, siamo stati noi coltivatori a spingerla e siamo molto soddisfatti del risultato, che contribuisce ulteriormente a far conoscere i nostri prodotti», aggiunge Elena Zibetti, dell’Azienda agricola “Il Pascolo” di Cairate, specializzata in verdura e frutta, soprattutto fragole e ciliegie, di stagione.
Esplorando il mercato, ecco Riccardo Zanini, dell’Azienda agricola “Cuore d’Oro” di Brunello, allevatore di suini, specializzato nella produzione di salami e, da poco, coltivatore di funghi con sottoli ed essiccati. Poi l’Azienda agricola “La Nocciola”, di Moncestino, in provincia di Alessandria, che vende prodotti a base di nocciole, dai biscotti alla farina, torte e creme, fino all’olio e ai cosmetici.
«È una splendida iniziativa e grande opportunità per noi e per i consumatori, molti dei quali ci seguono già nei due mercati in piazza Giovine Italia a Varese il giovedì e a Masnago il venerdì. Anche qui porto frutta e verdura, e le mie conserve», aggiunge Luca Ricci, dell’omonima azienda.
«Coltiviamo orzo a Galliate Lombardo e facciamo il malto per la nostra birra, grano antico in Sicilia macinato a pietra e utilizzato per i nostri pani, focacce, grissini e schiacciatine. Siamo una start up e in questo modo ci facciamo conoscere», spiegano alla “Local bakery Origini” di Varese.
«Per noi è un’opportunità importante», dice Paolo Zanotti, «con la mia azienda è un ritorno alla vendita al dettaglio, perché un tempo anch’io avevo banco in piazza Giovine Italia a Varese. Nel sapere dell’apertura del mercato coperto, una mia cliente di allora, di 86 anni, mi ha abbracciato, felice di poter ancora acquistare i miei formaggi».
Anche Filippo Marangotto, specializzato in carni di pollo, tacchino e faraona, è entusiasta dei nuovi spazi di viale Valganna: «Il mercato è venuto proprio bene, funzionale e comodo anche per i parcheggi e soprattutto siamo al coperto, ero un po’ stanco di stare sotto la pioggia magari per ore. Vado avanti a fare il mercato di Varese il giovedì, mentre penso rinuncerò a Masnago il venerdì perché già sarò qui il pomeriggio».
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