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Politica | 11 aprile 2025, 17:53

Elezioni comunali, Pietro Piciocchi presenta il programma: sparisce la Funivia del Lagaccio, entra il Waterfront di Ponente

Tra le proposte anche un ‘Museo del Pesto’, diecimila alberi in più, il ritorno dei custodi fissi dei parchi e uno stadio ‘Ferraris’ aperto anche ai concerti

Elezioni comunali, Pietro Piciocchi presenta il programma: sparisce la Funivia del Lagaccio, entra il Waterfront di Ponente

C’è un’assenza che pesa nel programma elettorale di Pietro Piciocchi: la Funivia del Lagaccio.
Una delle opere tanto discusse prima tra le strade del quartiere e poi in campagna elettorale, dopo il netto “no” del centrosinistra incassa così anche la bocciatura del centrodestra che, sino a poche settimane fa, ne era sostenitore. Restano SkyMetro, Gronda e Terzo Valico, sparisce la Funivia ma compare il Waterfront di Ponente. Prevede, come si legge nel programma, “lo spostamento dei binari della ferrovia verso mare e il recupero degli spazi a favore della realizzazione di un parco lineare, con collegamenti ciclopedonali, tra Pra’ e Voltri”. Tra i maxi interventi Piciocchi ha poi rilanciato il completo restyling del quartiere di Marassi con la ristrutturazione dello stadio ‘Luigi Ferraris’ che, nelle intenzioni del vicesindaco uscente, dovrebbe diventare anche un’area per concerti.
Per il verde, altro tema caldo in città anche sulle pagine di cronaca, Piciocchi ha annunciato l’arrivo di diecimila alberi e il ritorno dei custodi fissi per i parchi cittadini, che abitano sul posto per vigilare costantemente e prendersi cura degli spazi. Mentre le tradizioni cittadine trovano spazio nella proposta dell’apertura di un ‘Museo del Pesto e della tradizione enogastronomica cittadina’.
Al capitolo ‘rifiuti’ il grande ritorno dell’impianto per la chiusura del ciclo e la valorizzazione energetica che, nelle intenzioni del candidato, veda AMIU come soggetto attuatore e gestore, che sia da sola o in partnership.

Il programma

Otto linee guida strutturano il programma elettorale di Pietro Piciocchi sotto il titolo “La scelta di Genova”: una Genova moderna, sicura, connessa, trasformata, giovane, verde, aperta e accogliente. Un documento che riprende in parte la continuità amministrativa con la giunta uscente e propone una serie di obiettivi legati a sviluppo economico, mobilità, ambiente e politiche sociali.
Tra i punti centrali, la creazione di 20 mila nuovi posti di lavoro qualificati entro il 2030, attraverso investimenti in settori tecnologici come l’intelligenza artificiale, la robotica e la logistica. Si punta a rafforzare la vocazione portuale della città, promuovendo aree come la cosiddetta Green Logistic Valley in Valpolcevera e progetti legati alla Blue Economy nel Waterfront di Levante.
Il programma prevede un piano straordinario da un miliardo di euro in cinque anni per manutenzioni stradali, marciapiedi, illuminazione e verde pubblico. Ogni municipio avrà un progetto di rigenerazione urbana dedicato, con interventi su piazze, giardini, mercati rionali, edifici scolastici e spazi pubblici.
In tema di mobilità, le proposte includono l’estensione della rete metropolitana con nuove stazioni, la realizzazione dello SkyMetro in Valbisagno, l’integrazione con treni urbani e il potenziamento dei parcheggi di interscambio. Il trasporto pubblico resta gratuito, mentre si punta a completare i cinque assi per la mobilità elettrica e a incentivare l’uso di sistemi condivisi. Tra le opere infrastrutturali segnalate ci sono anche la Gronda, il Terzo Valico e una nuova stazione a servizio dell’aeroporto.
Sul versante della sicurezza, il programma propone l’introduzione dei vigili di quartiere, l’estensione della videosorveglianza, l’uso dell’intelligenza artificiale per la prevenzione e il lancio di un’app dedicata. Previsti anche percorsi educativi nelle scuole e progetti di presidio civico con il coinvolgimento dei residenti.
Le proposte per i giovani includono l’apertura di nuove “case dei giovani”, biblioteche accessibili anche in orario serale, nuovi poli scolastici e campus universitari. Per quanto riguarda la cultura, si prevede la valorizzazione di musei e teatri, la creazione di un polo per l’audiovisivo, e il sostegno a festival, rassegne e progetti creativi nei quartieri.
Sul fronte ambientale si parla di 10 mila alberi da piantare, comunità energetiche nei quartieri, efficientamento energetico degli edifici pubblici e potenziamento della raccolta differenziata. Il progetto Genova Bandiera Blu punta a migliorare la fruibilità delle spiagge e a dotarle di servizi accessibili.
In ambito sociale, l’obiettivo è azzerare le liste d’attesa per case popolari e asili nido, ampliare l’assistenza domiciliare, sostenere il lavoro di cura, e sviluppare forme di housing sociale. Tra le misure proposte ci sono anche agevolazioni fiscali per i giovani, servizi per le persone con disabilità, un piano per la longevità attiva e l’istituzione di un garante comunale per il benessere animale.
Il documento si chiude con l’impegno a semplificare la macchina amministrativa, riorganizzare le partecipate, snellire le procedure e favorire una maggiore trasparenza e partecipazione pubblica.

La politica

Alla presentazione del programma anche i vertici locali dei partiti che sostengono la candidatura di Pietro Piciocchi. Matteo Rosso, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ed Edoardo Rixi, vertice regionale della Lega e viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno annunciato l’arrivo in città dei vari leader nazionali dei rispettivi partiti: Giovanni Donzelli, Francesco Lollobrigida e Matteo Salvini.
Rixi, andando sui temi locali, ha detto di “non credere ai sondaggi” che, lo ricordiamo, al momento danno Silvia Salis e il centrosinistra in vantaggio di circa tre punti percentuali.
Il presidente di Regione Liguria, Marco Bucci, in versione motivazionale ha raccomandato ai suoi di “far vedere a Genova che cosa vuol dire amare la propria città, fare una campagna per far capire alla gente che lavoriamo per la città e la amiamo, non cerchiamo poltrone”.

Pietro Zampedroni

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