Terzo progetto presentato in poco più di un anno dal presidente della Sanremese, Alessandro Masu, al Comune della città dei fiori. Dopo quello ‘faraonico’ dell’Arena Sanremo, prima in corso Mazzini e poi a Pian di Poma, ora ne arriva uno più ridotto, nuovamente nella zona di San Martino.
Il presidente del sodalizio di corso Mazzini, insieme all’Architetto Giraldi, ha presentato il progetto di massima, proposto con la Stantec, una società di consulenza e progettazione ingegneristica e architettonica. Si tratta di uno stadio ‘all’inglese’ di 4.800 posti a sedere interamente al coperto, che va a rivedere completamente l’assetto dell’attuale ‘Comunale’ ad eccezione, ovviamente, dell’intoccabile e storica tribuna, che viene conglobata dal progetto.
Nell’idea messa in campo da Masu, alla presenza del Sindaco Alessandro Mager e dell’intera maggioranza (insieme al Dirigente dei Lavori Pubblici Danilo Burastero e degli uffici), ci sono anche 600 posti auto sotterranei e il mantenimento del campetto ‘Grammatica’ sopra quello principale.
Un progetto ridotto, quindi, rispetto a quello dell’Arena Sanremo e che vede anche un deciso ribasso dei costi, quantificabili in circa 60 milioni di euro. All’uscita dalla presentazione bocche super cucite, sia da parte della società matuziana che dall’Amministrazione. Il Sindaco Mager ha semplicemente affermato di volerne parlare con la sua Giunta con la quale valuterà l’interesse pubblico dell’opera.
Uno stadio, quello di Sanremo, che ha quasi 100 anni (è stato inaugurato nel 1932) e che ha vissuto una sua ristrutturazione parziale negli anni ’70, con la sostituzione degli allora ‘Distinti’ con la costruzione attuale che confluisce nella semicurva. I problemi strutturali dello stadio sono noti, con gli interventi eseguiti alla tribunale centrale (rimasta chiusa per diversi mesi a causa della sua inagibilità) e i lavori attuali alle torri faro.
Ora rimane da capire la pubblica utilità per un progetto del genere e gli intendimenti del presidente Masu anche in chiave sportiva per i prossimi anni. La Sanremese è in lotta per non retrocedere nel girone A di Serie D e, nel caso in cui dovesse partire l’iter di approvazione del progetto ed una sua attuazione, i biancoazzurri dovrebbero trasferirsi a Pian di Poma (con un allestimento di tribune provvisorie) per almeno due anni il tempo stimato per la ristrutturazione in corso Mazzini.
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