La sconfitta elettorale è stata durissima da assorbire, per com'è maturata a fronte delle aspettative, ma Gianni Rolando non ha avuto nemmeno il tempo di provare a metabolizzarla scavando nelle motivazioni del ballottaggio perso con Alessandro Mager (oggi il sindaco di Sanremo), il 24 giugno scorso, che subito si è presentata una sfida più importante, quella della salute, con una diagnosi da far impietrire chiunque: leucemia. Dopo nove mesi di sofferenze, cure e speranze l'ingegnere con la passione per la politica è tornato a parlare pubblicamente, di sé e delle questioni sanremesi. L'ha fatto da protagonista della nuova puntata del format web tv “L'intervista”. “Quella data sembrava epocale per me, in negativo, perché le sconfitte sono un fatto negativo – confessa – Ma il primo luglio, mentre mi trovavo in Romania con mio figlio, ho scoperto di avere una forma di leucemia molto pesante. Ed è stato un colpo fortissimo. Combatto da nove mesi e adesso, per fortuna, sto bene. Grazie al trapianto di midollo, donato da mio figlio, e grazie a tante altre cose. E' chiaro che, una situazione del genere, cambia la prospettiva di vita: si pensa oggi sono qui, chissà dove sarò domani. Mi hanno preso per i capelli, riportandomi in vita. E, di conseguenza, ho scoperto di aver affrontato l'ultimo mese di campagna elettorale già affetto da leucemia, ma senza saperlo. Però ora sono qui, e la strada verso la positività si è riaperta”.
Le scelte legate al sostegno per la candidatura a sindaco? “Non le rinnego – assicura – Partiti (di centrodestra – ndr) più liste civiche: la reputo ancora la soluzione giusta, soprattutto per coltivare ottimi rapporti con Roma e Genova. Errori? Ne avrò fatti, forse più di Mager perché ho perso, in fondo si sbaglia sempre da una parte e dall'altra. Ma le ragioni della sconfitta sono da ricercare soprattutto nell'accordo in extremis fatto da Mager, candidato indipendente di centrodestra, con Fellegara, candidato del centrosinistra. Ha vinto per circa 400 voti”. Poi, sorridendo: “Il vero rammarico è che ora si sta concependo una legge per decretare la vittoria al primo turno raggiungendo il 40% di consensi, ed io che sono arrivato al 42% ho sbagliato i tempi per candidarmi...”.
E da tecnico affronta le spinose questioni legate ai grandi progetti di partenariato pubblico/privato avviati negli ultimi anni: cantiere bloccato per il Palasport a Pian di Poma (“Non può rimanere così, bisogna completare l'opera...”), ritardi nei lavori per il park interrato in piazza Eroi (“Tollerabili se di qualche mese, ma eliminare la fontana scenografica prevista in superficie è una scelta politica che non condivido...”) e revisione del mega progetto per porto vecchio (“La strada, che avevo indicato un anno fa, è quella giusta. Ma a condizione di una concertazione con chi opera in tutta l'area interessata, a cominciare dai pescatori: è un intervento che influenzerà i prossimi trent'anni di Sanremo...”). Infine, la sua idea sulla vicenda Festival, l'analisi sulla presenza di nuovi tesserati di Forza Italia anche nella maggioranza di Palazzo Bellevue e la porta aperta nel caso in cui dovessero ripresentarsi in futuro condizioni per un eventuale suo ritorno sulla scena politica.
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