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Politica | 09 aprile 2025, 19:36

Elezioni comunali, ‘Vince Genova’ schiera Eranio e Pellegrini. Piciocchi: “Lo Stadio al Comune? Impossibile rifarlo con un mutuo di centocinquanta milioni”

Il capitano della Sampdoria tricolore sposa le idee del vicesindaco uscente, l’ex Genoa diventa testimonial dello SkyMetro

Elezioni comunali, ‘Vince Genova’ schiera Eranio e Pellegrini. Piciocchi: “Lo Stadio al Comune? Impossibile rifarlo con un mutuo di centocinquanta milioni”

Divisi in campo, compagni di squadra in politica. Maglia rossoblu per Stefano Eranio, casacca blucerchiata per Luca Pellegrini, ma ora c’è il simbolo di ‘Vince Genova’ a metterli d’accordo dopo anni sulle due diverse sponde calcistiche della città.
La lista che sostiene il candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi, ha scelto di schierare i due ex calciatori nella propria formazione, aprendo a uno scenario che raramente si è visto nelle contese elettorali genovesi.
Entrambi sono legati alla città per motivi personali e sportivi. Eranio è genovese di nascita, ha mosso i primi passi nel Genoa fino a diventarne una colonna tra promozione in Serie A nel 1989 e qualificazione in Coppa UEFA nel 1991 prima di passare al Milan stellare che ha vinto tre Scudetti, una Champions League, tre Supercoppe italiane e una Supercoppa UEFA. Pellegrini è nato a Varese, ma a Genova ha vissuto i momenti più alti della propria carriera vincendo tre volte la Coppa Italia (1985, 1988, 1989), una Coppa delle Coppe nel 1990 e lo storico Scudetto nella stagione 1990-1991, indossando anche la fascia da capitano.

Dal point di via Ceccardi, davanti a un pallone brandizzato ‘Vince Genova’, sotto lo sguardo del coordinatore della lista Carmelo Cassibba, Stefano Eranio e Luca Pellegrini hanno messo la firma sul contratto che, al contrario di un tempo, non li lega alla loro nuova squadra, ma certifica una sorta di ‘prestito’ al mondo politico cittadino.

Luca Pellegrini, pur ammettendo di essere “un neofita”, si è detto disposto a portare la propria esperienza: “Ho sempre cercato di sfruttare le occasioni trasformandole in opportunità, è l’occasione per mettere a servizio la mia esperienza. Le mie idee sono vicine a quelle di Pietro Piciocchi, apprezzo il suo lavoro e quello della sua giunta”.
Per i progetti portivi, Pellegrini dice di voler puntare in particolare “nelle scuole con palestre e strutture idonee, perché lo sport è formativo, educativo, fa crescere sotto molti aspetti e apre molte porte”.

Stefano Eranio, Genovese di nascita, ricorda la sua infanzia a Molassana e si fa testimonial dello SkyMetro e dei progetti del centrodestra per lo stadio: “Ho superato tante problematiche in passato, conosco Genova e le difficoltà che ci sono anche per gli impianti sportivi, gli spazi non sono tanti. Condividevo le idee di Pietro Piciocchi e il fatto che sia stato bravo a fare l’accordo con Genoa e Sampdoria per lo stadio di ultima generazione che dovrebbe essere un fiore all’occhiello per Genova che porterà anche eventi e la possibilità di accogliere l’Europeo del 2032 che è l’obiettivo principale. Lo SkyMetro? Tutta la vita! Speravo lo facessero prima, quando potevo utilizzarla”.

Pietro Piciocchi non si è fatto scappare l’occasione e ha colto in pieno l’assist per rivendicare le scelte della sua amministrazione per il futuro dello stadio ‘Ferraris’ e per replicare alle proposte arrivate nelle ultime ore dalla candidata sindaca del centrosinistra, Silvia Salis.
Portare il mondo del calcio all’interno dell’amministrazione è un fatto nuovo e inusuale, conferma che noi siamo il nuovo, a differenza di quello che si dice - ha detto Piciocchi al fianco di Eranio e Pellegrini - la legge stadi prevede o la concessione o la cessione del diritto di superficie, vale a dire la vendita, chiaramente con un vincolo di vocazione pubblica. Nessuno pensa di realizzare dei centri commerciali dentro lo stadio. Noi abbiamo condiviso un percorso faticoso con Genoa e Sampdoria completamente paritario. Abbiamo innescato un meccanismo, come prevede la legge, con capitali privati al servizio del bene pubblico. Non è possibile immaginare di fare questa operazione da circa 150 milioni di euro con un mutuo. Ricordo che il Comune ha una capacità di indebitamento di 40 milioni all’anno che è assorbita per scuole, strade, case popolari e opere pubbliche. La Cassa Depositi e Prestiti e i prestiti di credito sportivo sono banche che prestano soldi che poi vanno restituiti. Non c’è nessuna esperienza in Italia di stadi rifatti con soldi del Comune. La loro proposta è irrealizzabile perché porterete in default il bilancio del Comune. Lo stadio mantiene una vocazione pubblica e sarà sempre lo stadio di Genoa e Sampdoria”.

Pietro Zampedroni

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