Giorni di un futuro passato. Sindaco di Taggia al secondo mandato e da poche settimane anche vicepresidente della Provincia di Imperia, Mario Conio ha recentemente ufficializzato la sua adesione a Forza Italia, entrando nel coordinamento provinciale del partito di Antonio Tajani. Una scelta, dice, "che non cambia nulla a livello amministrativo, ma che serviva per dare un segnale chiaro: oggi più che mai serve essere moderati". Anche perché, a livello amministrativo, la strada è stata tracciata e oggi, a circa metà percorso, guardandosi indietro è già possibile notare gli effetti delle decisioni prese. A partire dai tanti cantieri presenti sul territorio: per chi, come lui, è architetto non può che essere una soddisfazione, mentre per i cittadini può rappresentare un disagio.
Quello che è certo è che Taggia vive il presente guardando al futuro: “Diciamo che io ho dato subito, all'inizio del mio mandato, una visione di città. Tra l'altro, come ti dicevo, Taggia è una realtà molto complessa, perché viviamo di anime fra di loro sinergiche ma differenti. Ho preso un'Arma che aveva delle difficoltà importanti, perché il problema di Park24 era davvero una ferita. Nel senso che avevamo una cesura in mezzo al paese che lo divideva in due: una pista ciclabile, che dovrebbe essere una risorsa, per noi era un problema. Quindi, un paese tagliato a metà. E lì si è concentrato l'impegno di questi anni: prima nel cercare di mediare una situazione, poi nell'entrare in possesso, nella proprietà di questo bene, e oggi nel cercare finalmente di portare a compimento i lavori per ridare spazi alla città. Taggia vive altre realtà, altre complessità. C'era il bisogno di intervenire su temi di riqualificazione urbana, e lo stiamo facendo. Temi più generali: le scuole, per me, erano una priorità. Chi c'era stato prima di me in amministrazione si era trovato costretto a demolire, da un giorno all'altro, un'intera scuola. Per me quello era stato un fallimento enorme, perché dimostrava quanto poca attenzione ci fosse stata nei confronti degli edifici scolastici e, soprattutto, dei nostri figli. Un ragazzo non può frequentare una scuola non sicura. Quindi giusto demolirla, ma ancora più importante – e meglio – sarebbe stato intervenire prima, in via prioritaria, quando era ancora in sicurezza. Però quello, per me, è stato un insegnamento. Vedere una scuola demolita mi ha fatto dire: ‘Mario, tu diventi sindaco, nel tuo mandato ci deve essere una grande attenzione agli edifici scolastici’. E oggi è quello che stiamo vedendo, perché comunque abbiamo ristrutturato e messo in sicurezza le scuole, compresa la Pastonchi. Abbiamo investito quasi 5 milioni di euro nella messa in sicurezza, stiamo costruendo una nuova scuola, un nuovo asilo. Quindi è vero che ci sono tanti cantieri, ma per me è la cifra di una grande attività e di una grande attenzione verso il futuro. Quando finirà questo ciclo, potremo dire: si è partiti con una scuola demolita, siamo arrivati ad avere un gruppo di scuole nuove, in sicurezza, efficaci ed efficienti. Penso anche all'alberghiero: non è direttamente nostro, ma è nato davvero grazie alla mia spinta propositiva verso gli altri sindaci per andare a fare un nuovo istituto.”
La nuova scuola quando sarà già operativa? Il prossimo anno? “Sì, i lavori, non dico che sono in fase di completamento, ma siamo assolutamente vicini.”
E Park24 quando pensa che potrebbe essere finito? “Noi stiamo presentando, direi nel mese di aprile, il progetto che andrà in conferenza di servizi interna per l'approvazione. L'obiettivo è cominciare i lavori a settembre. Nei prossimi giorni chiuderemo il primo lotto di intervento con l'apertura della strada posta a sud del fabbricato. A settembre inizierà il secondo lotto, che è quello più importante: permetterà di realizzare la pista in copertura, la piazza, il nuovo parco giochi – che andrà a sostituire quello diventato area scolastica – e il primo piano di parcheggi. Un intervento che fa voltare pagina alla città. A settembre dobbiamo partire.”
La polemica sulla strada lungo argine interrotta da mesi per i lavori di messa in sicurezza? “Sì, chiedo una riflessione collettiva. Nella nostra regione, e più in generale in tutta Italia, il dissesto idrogeologico rappresenta l’emergenza più grave che abbiamo. Ora, faccio fatica a comprendere come il fatto di aver ottenuto circa 20 milioni di euro sul territorio per la messa in sicurezza preventiva di un torrente possa essere percepito come una negatività. Secondo me, soltanto l’opposizione cerca di costruirci sopra una polemica. Anche perché, qual è il punto di lamentela? La viabilità esistente, che oggi nel progetto non è prevista in questa fase. Bene, si dimentica di dire che quella viabilità era precaria, provvisoria, illegittima e illegale, perché si trattava di una strada che passava dentro il mare. Non di fianco: dentro il mare. Quando c’era un po’ di marea, su quella strada c’erano 50 centimetri d’acqua. Non c’era copertura assicurativa, non c’era nulla di legittimo. Quindi, è indifendibile. Non c’è altro da dire. È altrettanto evidente che un’opera di messa in sicurezza, che deve ricostruire le sponde, non può prevedere opere illegittime come quella strada. Cosa ha fatto il Comune? Si è affiancato alla Regione dicendo: signori, grazie per l’intervento di messa in sicurezza, perché una volta terminato potremo dormire sonni tranquilli. Aiutateci però anche a risolvere il problema collaterale – ma non meno importante – della viabilità. Abbiamo fatto degli incontri, dei sopralluoghi, ed è emersa una prima idea di viabilità alternativa che arriva in fondo a via Nuvoloni, gira a destra, supera l’ex rilevato ferroviario e si collega all’area oggi destinata a parcheggio della Darsena. Stiamo lavorando insieme, abbiamo già inviato le planimetrie, che ora sono al vaglio della Regione. È una polemica, con tutto il rispetto, sterile.”
Come sta andando come vicepresidente della provincia? “Una bella esperienza, mi permette di avere visione di problematiche più ampie. La sto vivendo con passione. È faticosa, perché bisogna dividersi nei rispettivi ruoli, però lo faccio con entusiasmo, sinceramente.”
A proposito di futuro, alla fine del secondo mandato: si ricandiderà o sceglierà la Provincia? “Io al momento non ho ancora deciso, sinceramente. Il mio obiettivo è portare a termine il secondo mandato con tutte le opere che conosciamo, nel miglior modo possibile. E poi si vedrà.”
Sullo stadio Sclavi invece è tutto a posto? “Sullo Sclavi direi che tutto sta procedendo.”
E adesso i lavori quando partiranno? A fine stagione? “Secondo me, a breve ci sarà l’affidamento ufficiale all’Argentina Arma, dopodiché inizieranno le attività di riqualificazione.”
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