Il Nazionale

Cronaca | 07 aprile 2025, 11:19

Un papà ci scrive: "Grazie al Regina Margherita: il nostro bimbo stava male da giorni e ci siamo sentiti accolti e consolati"

Una lettera di un lettore racconta la vicenda che lo ha coinvolto insieme al figlio e alla compagna: febbre alta e una diagnosi che non convinceva, poi la corsa all'ospedale dei bambini

Un papà ci scrive: "Grazie al Regina Margherita: il nostro bimbo stava male da giorni e ci siamo sentiti accolti e consolati"

Ancora una volta il Regina Margherita si dimostra un ospedale in cui, insieme a dolore e sofferenza, ci sono anche episodi positivi, che sanno regalare sollievo e riconoscenza. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un papà che nei giorni scorsi ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari della struttura e che ci racconta l'esperienza sua e della sua famiglia.

Sono Diego Bottin abito a Fossano con la mia compagna Mary, con questa lettera voglio fare i ringraziamenti al personale sanitario del pronto soccorso del Regina Margherita di Torino.

Il giorno domenica 30 marzo 2025, ci siamo recati io e la mia compagna presso il nosocomio per una febbre alta che aveva da qualche giorno nostro figlio Alberto, per cui era stato già visitato dalla sua pediatra con diagnosi e cura, ma nei giorni a seguire in poco tempo la temperatura raggiungeva sempre i 40 gradi corporei, senza mai passare.

Presi dallo sconforto e dall'ansia, come succede credo un po' a tutti i genitori quando i propri figli stanno male, e soprattutto noi che è il nostro unico figlio, decidiamo e ci rechiamo presso il pronto soccorso del Regina Margherita.

Arrivati mi sono subito meravigliato della coordinazione e l’umanità del reparto pronto soccorso di Pediatria del Regina Margherita. I ringraziamenti vanno all'infermiera dell'accettazione di turno al triage, che ci ha trasmesso, con il suo modo di fare e con la sua competenza, fiducia.

Grazie al dottore di turno che ha visitato nostro figlio, dottor Angelo Giovanni Delmonaco, che subito ha rasserenato me e la mia compagna effettuando  esami specifici, una diagnosi precisa e con la conseguente cura. Grazie a tutti per la competenza, l’intelligenza e l’umanità: doti necessarie, secondo noi, per confermarsi grandi professionisti e grandi uomini.

Colgo l’occasione per sottolineare quanto sia importante e necessario per il paziente e per i familiari il supporto morale e psicologico trasmesso anche attraverso le notizie che  giungono puntualmente.

L’impatto con gli operatori del reparto è stato molto più che positivo, ci siamo trovati dinanzi a professionisti di alto livello ma soprattutto a uomini e donne che lasciano trasparire una grande passione per quello che fanno e dotati di una grande carica di umanità ed empatia, due qualità imprescindibili per chi opera a contatto con persone fragili quali sono i malati.

Colgo l'occasione ed invito, fin da ora, il presidente regionale del Piemonte Cirio e tutti i governi regionali che seguiranno di non chiudere o depauperare questi centri di eccellenza che abbiamo in Piemonte per la salute e soprattutto quelli per i bambini che sono il nostro futuro.

Infine, mi rifaccio alle parole di padre Pio, quando all'inaugurazione dell'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza", fatto costruire per volere proprio dal frate benedettino, diceva "vale più una parola d'amore che tutto il resto. " ed è quello che ci è capitato a noi al pronto soccorso del Regina Margherita di Torino.

Grazie a tutti,

Diego Bottin
 

redazione

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