Il Nazionale

Cronaca | 01 aprile 2025, 07:25

Truffa dei guanti in nitrile e delle mascherine, il pm chiede 4 anni e sei mesi per Deidda

L'uomo ha truffato un farmacista di Savona e un avvocato genovese

Truffa dei guanti in nitrile e delle mascherine, il pm chiede 4 anni e sei mesi per Deidda

4 anni e sei mesi. Questa la richiesta di condanna del Pubblico Ministero Massimiliano Bolla nei confronti di Giovanni Battista Deidda a processo per aver truffato un farmacista di Savona e un avvocato genovese.

Nella scorsa udienza il farmacista aveva raccontato tutta la vicenda che lo aveva visto truffato nel 2020. Avefa conosciuto infatti Deidda all'interno della sua farmacia (era stato un suo cliente) e dopo essere entrati in confidenza l'uomo, milanese, che aveva detto di essere un avvocato con studi a Verona, Milano e Londra, che parlava diverse lingue e che diceva di conoscere tutto il mondo della finanza di Savona, si era detto disponibile ad aiutarlo nell'acquisto di una ingente quantità di guanti in nitrile, particolarmente richiesti e di non facile reperimento nel periodo Covid.

"Era molto difficile reperirli e la richiesta era altissima. Deidda ha detto che conosceva persone che sarebbero state disposte a comprare ingenti quantità di guanti - aveva detto in aula davanti al Collegio del Tribunale rispondendo alle domande del Pm, il farmacista che aveva fatto da tramite con Deidda con dei suoi contatti che però poi non si erano dimostrati interessati all'affare - Ci avrebbe pensato lui a trovare questa ingente quantità di guanti in arrivo dalla Cina. 80 milioni di guanti sarebbero sbarcati dalla Cina a Malpensa. Lui poi mi avrebbe trovato un acquirente e ci saremo messi d'accordo".

L'acquirente era stato poi trovato e lo stesso avrebbe versato nel conto del farmacista 27mila 500 euro.  Con il quantitativo dei guanti da vendere che però era sceso considerevolmente.

"Mi aveva detto poi Deidda che dovevo fargli un bonifico di 21 mila euro da girare nel suo conto. Lui poi mi avrebbe fatto una fattura e l'avrebbe giusticata come intermediazione" aveva continuato il farmacista che nel frattempo  oltre a non ricevere la fattura d'acquisto dei guanti aveva iniziato a capire che qualcosa non quadrava e aveva richiesto indietro la cifra da lui bonificata. Somma che però non è più ritornata sul suo cono.

A quel punto l'acquirente aveva iniziato a rivalersi su di lui per i 27 mila euro versati visto che i guanti non erano mai arrivati.

"Mi sono messo in contatto con un avvocato e ci siamo messi d'accordo per risolvere la situazione e restituire i 27 mila 500 euro - aveva proseguito il truffato che però era andato incontro ad un episodio spiacevole e delicato - Un giorno Deidda è arrivato in farmacia minacciandomi con una telefonata in vivavoce dove  venivo minacciato e mi veniva detto che mi avrebbero bruciato la farmacia, che sapevano dove andava a scuola mia figlia. Mi hanno intimorito cercando di estorcermi denaro. Ho avuto paura per la mia incolumità e per la mia famiglia".

Deidda, difeso dall'avvocato Nicoletta Luzzi, aveva truffato anche un avvocato genovese per circa 18 mila euro (3 i bonifici effettuati da 6mila euro ciascuno) per una truffa legata alla vendita di prodotti medicali (principalmente mascherine).

L'imputato sarebbe già stato destinatario di una misura cautelare disposta dal Gip Emilio Fois del divieto di dimora in provincia di Savona ed era accusato di falso, indebita percezione del reddito cittadinanza e omesse comunicazioni dovute per poterlo percepire.

"È un venditore compulsivo, non c'e alcuna persona al quale non abbia mentito nella sua vita, ha mentito a tutti i testi sentiti nel processo e ha 12 condanne definitive per truffa" ha detto in aula il Pubblico Ministero. 

Luciano Parodi

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