“Ho parlato oggi con Walter Rolfo, che è di Torino, e gli ho chiesto di prenotarmi due biglietti per tutte le serata, per festeggiare”: Sono le ironiche parole di Walter Vacchino, proprietario del Teatro Ariston di Sanremo, in un momento in cui si parla tanto del possibile trasferimento del Festival della Canzone a Torino, anche a seguito delle parole del Sindaco di Torino, Lo Russo.
Il primo cittadino torinese ha anche detto che sarebbe a disposizione il Teatro Regio che, di fatto, è più piccolo dell’Ariston. Cosa ne pensa? “L’importanza della grandezza del teatro non è nel numero dei posti ma il sogno che riesce a comunicare agli spettatori, che è reale nella sala e virtuale in tutto il paese. L’importante è che i sogni siano belli e non si trasformino in incubi”.
Lei da tanti anni vive il ‘fantasma del PalaFestival’, ora c’è pure quello di Torino? “Lasciamo ‘Il Fantasma dell’opera’ che è un’opera divertente. La nostra vita è fatta di fantasmi buoni che ci aiutano a vivere mentre quelli cattivi non li conosciamo”.
Lei è stretto contatto con la Rai da tanti anni. Secondo lei l’ente di Stato vorrebbe mantenere la location o qualcosa di vero nelle voci che circolano c’è veramente? “Quando due persone stanno 75 anni insieme, in questo caso Rai e Comune, è ovvio che ci sono momenti di felicità e di contrasto. Ma il lavoro fatto è enorme e il successo che si registra, soprattutto nel Festival diffuso ha un peso enorme per il futuro”.
In queste ore l’Ariston ha presentato le manifestazioni dei prossimi mesi. Ci chiediamo se il teatro è stato prenotato per febbraio prossimo: “Noi siamo sempre pronti in qualsiasi momento e periodo, siamo qui”.
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