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Sport | 15 marzo 2025, 22:18

Non basta il popolo giallonero: il Caldaro gira episodi e semifinale in 28 secondi. Ma non finisce qui

Un clamoroso e commovente pubblico (oltre 200 persone) può fare tutto tranne che segnare: i Mastini si fermano a un grande primo tempo, poi prendono due gol in 28 secondi a inizio ripresa e restano sulle gambe, penalizzati anche dagli arbitri. Finisce 3-0 per gli altoatesini con l'ultima rete a porta vuota. I video del popolo giallonero. Martedì alle 20.30 la seconda sfida all'Acinque Ice Arena: l'1-1 è possibile

Non basta il popolo giallonero: il Caldaro gira episodi e semifinale in 28 secondi. Ma non finisce qui

Guardare quel muro giallonero con oltre duecento splendidi tifosi arrivati con ogni mezzo in Alto Adige e il tabellone dire Caldaro-Varese 3-0 fa male. Non è bastata un'atmosfera magica, non è bastato un pubblico da favola, con cui tutti ora sono in debito, né un primo tempo da grande squadra per non uscire sconfitti da gara 1 della semifinale, pur se meno evidentemente di quanto dica il risultato (il terzo gol è arrivato a porta vuota). Se il popolo giallonero, pur essendo l'uomo in più, facesse anche gol, vincesse gli ingaggi, uscisse vincente dai duelli alla balaustra (tutte cose in cui il Caldaro ha dominato con il cinismo di chi gira le partite nell'occasione in cui può farlo), i Mastini giocherebbero in Ice Hockey League.

Cos'è mancato? La capacità di girare un episodio nel primo tempo, quando il Varese avrebbe potuto farlo, 28 secondi scioccanti a inizio ripresa, quando il Varese becca due reti, la secondo su errore di Ohandzhanian, per il resto perfetto (ma quel singolo errore fa vincere il duello tra portieri di gara uno a un Rohregger immacolato), e poi, diciamocelo, il gol di Kuronen quando avrebbe potuto e dovuto segnare, oltre a qualche errore di troppo in disimpegno. 

Cosa non è mancato? Un po' di fuoco, lucidità, coraggio, individualità e brillantezza nella ripresa e nel terzo periodo (ma con la difesa del Caldaro è dura trovare pertugi) ma, soprattutto, non sono mancati fischi e non fischi arbitrali, talmente tanti da non riuscire a contarli e quasi sempre penalizzanti per i gialloneri. 

C'è la sensazione, comunque, che i Mastini martedì possano colmare il gap con una partita fuoco e fiamme. Per ora vince il Caldaro, e lo fa con merito nella seconda metà partita. Ma non è finita qui. 

Terzo tempo: il loro muro e quasi nulla
Il Caldaro dà a lungo l'idea di giocare al gatto con il topo, cementificando il 2-0. Se poi quando si apre l'unico spiraglio, Kuronen ancora una volta manda a lato, e se Rohregger è imperforabile nell'unica altra possibilità ospite, speranze non ce ne sono. Lucci in totale controllo, anche grazie a una gestione arbitrale delle penalità incomprensibile e penalizzante. Come non si è capito perché non togliere il portiere con l'uomo in più a 6' dalla fine (tanto valeva giocarsi il tutto per tutto lì), così come non è stato fatto fino a 45 secondi dalla sirena: un errore della panchina, al di là del terzo gol subito a porta vuota.  

Secondo tempo: maledetti 28 secondi. E gli arbitri (parte seconda)...
Basta 1'48", anzi 28 secondi, al Caldaro, basta uno spiraglio minuscolo con un po' di fortuna (uno scontro davanti alla gabbia di Oggy) e e poi un errore del portiere perché Jonas Oberrauch e Felderer mettano dentro l'uno-due micidiale di inizio ripresa che condiziona per oltre metà tempo i Mastini. I Lucci poi congelano tutto, con i Mastini scioccati e chiusi più per propria incapacità di reagire che per forza avversaria, finché una penalità discutibilissima contro Marco Matonti riaccende il fuoco giallonero, che cova sempre sotto la cenere. Il Varese meriterebbe il gol capace di riaprire i giochi ma, un po' per i meriti di Rohregger, un po' per l'incapacità di buttare dentro il disco di Kuronen, una volta su assist di Vanetti e l'altra su rimbalzo (un attaccante straniero "deve" fare gol, e ripetiamo "deve", se no che straniero è?) e un po' perché il Caldaro è troppo tutelato dagli arbitri, a differenza degli ospiti (la penalità a Matonti, un fallo  contro Franchini trasformato in una doppia penalità, due falli non fischiati su Perino e Marcello Borghi, un'altra penalità fiscale contro Ghiglione: basta?). Ci sono anche troppi ingaggi e contrasti persi, ma questa è un'altra storia.

Primo tempo: poteva finire 2-2. E quel rigore negato...
Può uno 0-0 racchiudere occasioni, parate, decisioni dubbie, squadre diverse ma pronte a pescare tutto (anche le quarte linee) e grande tifo? Sì, se è lo 0-0 di fine primo tempo: se non finisce tanto a tanto nel risultato lo si deve a Ohandzhanian da una parte, che ferma almeno quattro volte gli altoatesini con le sue parate da Mr.Fantastic allungandosi ovunque, e da Rohregger dall'altra, soprattutto su azioni velocissime di contropiede, ma in questo equilibrio a (non) fare la differenza c'è anche un rigore negato agli ospiti, quando Ghiglione viene agganciato mentre è lanciato davanti alla gabbia. Resta il muro dello 0-0, e quello giallonero sulla tribuna in tubolari.

Caldaro-Varese 3-0 (0-0, 2-0, 1-0)
Reti
: 21'20" Jonas Oberrauch (Oberhuber) 1-0, 21'48" Felderer (Vinatzer) 2-0; 59'33" Bastian Andergassen a porta vuota
Caldaro: Rohregger (Andergassen); Massar, Michael Soelva, Siiki, Wieser, Marko Virtala; Clericuzio, Valentini, Selva, Maximiliam Soelva, Jonas Oberrauch; Reffo, Schoepfer, De Donà, Vinatzer, Felderer; Oberhuber, Anderlan, Erschbamer, Bastian Andergassen, Max Oberrauch. Coach: Teemu Virtala.
Varese: Ohandzhanian (Filippo Matonti); Makinen, Crivellari, Piroso, Kuronen, Ghiglione; Schina, Raskin, Marcello Borghi, Vanetti, Perino; Marco Matonti, Erik Mazzacane, Franchini, Michael Mazzacane, Raimondi; Bertin, Tilaro, Allevato, Pietro Borghi. Coach: Gaber Glavic. 
Arbitri: Andrea Moschen, Patrick Theo Gruber (Marco Brondi, Andrea Carrito)
Note - Tiri Cal 31, Va 15. Penalità Cal 14', Va 16'. Spettatori: 640.

Semifinali - Al meglio delle cinque gare
Gara 1: Caldaro-Varese 3-0, Aosta-Feltre 4-2
Gara 2 (martedì 18 marzo, 20.30): Varese-Caldaro (clicca QUI per i biglietti), Feltre-Aosta
Gara 3 (giovedì 20 marzo): Caldaro-Varese (20.30), Aosta-Feltre (20)
Eventuale gara 4 (sabato 22 marzo): Varese-Caldaro (18.30), Feltre-Aosta (19.30)
Eventuale gara 5 (martedì 25 marzo): Caldaro-Varese (20.30), Aosta-Feltre (20)











Andrea Confalonieri

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