È il primo concreto atto di tentativo di pacificazione dopo il tumultuoso congresso provinciale del novembre 2023, che aveva determinato spaccature e lacerazioni in seno alla federazione provinciale di Fratelli d’Italia. Sabato 15 marzo a Saluzzo, nei locali del Golf club di Castellar, ci sarà il congresso del circolo saluzzese. Un appuntamento che assume un significato di rilievo non tanto per il numero di tesserati, che risulta esiguo, quanto perché questa è la sezione dove si sono registrati, nell’ultimo anno, le maggiori tensioni.
Nell’ultima settimana si sono verificate novità che hanno cambiato il quadro delle previsioni.
Finisce definitivamente la fase commissariale e non sarà quindi – come era stato ventilato – il consigliere regionale Claudio Sacchetto a guidare il partito anche perché risulta che norme statutarie non consentano ruoli di partito a chi riveste incarichi istituzionali di primo piano.
Il congresso locale – se tutto andrà per il verso giusto – potrebbe (dati i precedenti è consigliabile mantenere il condizionale) rappresentare un riavvicinamento tra i Fratelli dopo le vicissitudini che avevano portato prima al commissariamento di Roberto Mellano, sindaco di Envie, e poi alla clamorosa rottura in occasione delle ultime elezioni comunali. Presidente del circolo sarà l’ex sindaco di Villafalletto Ilio Piana, uomo vicino alla consigliera regionale Federica Barbero, espressione di quella destra identitaria che dall’ultimo congresso è inquieta e non perde occasione per contestare la dirigenza provinciale del partito. Questa l’ipotesi del direttivo secondo quanto trapela: Ugo Magnaldi vicepresidente; componenti il direttivo: Eleonora Comba, Pasquale Rizzuti, Giovanni Caligaris (per i giovani), Beatrice Di Masi, Marlon Valeri.
FdI, primo partito a Saluzzo alle ultime politiche con oltre il 30% , conta un solo consigliere comunale, Nicolò Giordana, e attualmente – dopo aver avuto addirittura due sedi durante la campagna elettorale amministrativa dello scorso giugno – ne è privo. A tendere la mano alla destra identitaria sono gli uomini di Guido Crosetto. Si dice infatti che il ministro della Difesa e co-fondatore del partito sia stanco delle perduranti fibrillazioni in provincia e per questa ragione abbia affidato ai suoi la ricerca di una “pax cuneese”.
Sabato dunque potrebbe essere firmato l’ “armistizio del Golf”, in vista di un possibile rasserenamento di rapporti nella federazione guidata da William Casoni.
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