Sei mesi di proroga per portare a termine i lavori del parcheggio sotterraneo in piazza Eroi Sanremesi. E' il nuovo cronoprogramma stilato dalla Cooperativa edile appennino (Cea), che sta eseguendo l'opera, ma il Comune vuole vederci chiaro prima di accettarlo. Da qui la convocazione dei vertici dell'impresa e della direzione del cantiere per giovedì prossimo, decisa dal dirigente del settore lavori pubblici Danilo Burastero (responsabile unico del procedimento) su impulso del sindaco Alessandro Mager e dell'assessore competente Massimo Donzella. L'intervento, avviato nella tarda primavera 2023, avrebbe dovuto concludersi nel giugno di quest'anno. Ma i ritardi accumulati sono sotto gli occhi di tutti, nell'enorme cratere aperto dagli scavi, mentre i commercianti dell'area denunciano disagi e forte calo del giro d'affari.
La Cea motiva i rallentamenti soprattutto con le frequenti piogge registrate nel 2024, che hanno bloccato o condizionato pesantemente l'attività di costruzione per un centinaio di giornate, oltre a una variante progettuale legata alla rampa di accesso. E a Palazzo Bellevue rispondono che la proroga può essere accordata soltanto a fronte di chiare e precise garanzie. L'alternativa sarebbe quella delle penali, rispetto alla tempistica concordata all'inizio dei lavori. Non si arriverà a tanto, c'è da scommetterci, perché un braccio di ferro finirebbe per avere conseguenze più pesanti di una dilazione.
Il Comune, da parte sua, si è già fatto parte diligente sbloccando il nodo dei pagamenti ai subappaltatori, che aveva portato a un primo (preoccupante) rallentamento del cantiere, autorizzando il versamento diretto di circa 500 mila euro all'Ati (Associazione temporanea di imprese) formata da Eco Scavi e Idroedil, per le fatture legate essenzialmente alle opere di scavo e allo smaltimento del materiale di risulta. Soldi usciti dai forzieri di Iccrea, la banca che finanzia il park concepito con la formula del leasing in costruendo, e confluiti nelle casse delle due ditte in questione senza passare dalla Cea, saltando quindi il passaggio intermedio, proprio in forza del via libera concesso da Palazzo Bellevue.
Si è arrivati al decimo stato di avanzamento lavori (Sal), con Iccrea che ha già sborsato circa 4 milioni. E l'amministrazione? Zero euro, al momento. Inizierà a pagare soltanto quando riceverà le chiavi dell'autosilo (201 posti dislocati su 3 piani), a collaudo eseguito. E lo farà per vent'anni, pensando di coprire il costo delle rate (almeno in larga parte) con gli incassi del parcheggio, quando entrerà a regime. Ad oggi s'ipotizza un esborso intorno a 16 milioni complessivi, salvo nuovi aggiornamenti dei prezzi dei materiali e degli interessi bancari che matureranno.
L'attività di cantiere è ripresa lunedì scorso, dopo la pausa (abbastanza lunga) dovuta al Festival, ma con pochi operai. Il Comune è intervenuto chiedendo spiegazioni e da domani si dovrebbe vedere un maggior fermento, in attesa del confronto tra le parti fissato per giovedì. Anche perché urge la predisposizione dei due solai, tanto che è iniziata la posa delle paratie perimetrali. Per la gettata di cemento è ormai questione di poche settimane. I ritardi consentono, paradossalmente, di avere a disposizione più tempo per le scelte da compiere in funzione del “ridisegno” della piazza, tra aspetto estetico e funzionalità (sono in corso delle riflessioni rispetto alle previsioni progettuali di base), tenendo pure conto che a interventi conclusi dovranno tornare i 67 banchi del mercato ambulante bisettimanale trasferiti provvisoriamente in via Adolfo Rava, di fronte all'ex stazione ferroviaria. Quanto alle attività direttamente interessate dal cantiere, una decina in tutto (con riflessi, però, anche su altre vicine), la proroga richiesta significa dilatare i disagi, che avrebbero già provocato un calo del 30% del volume di affari. L'amministrazione ha stanziato 80 mila euro per i ristori, almeno parziali, ma potrebbero non bastare.
Commenti