Una delle ditte aggiudicatarie dei lavori di sfalcio dell'erba sulle strade provinciali, la De Grecis Cos. e Ma.Verde non sarebbe mai venuta a Savona ad effettuare gli interventi su uno dei due lotti finiti al centro dell'inchiesta della Procura di Savona, che sarebbe scattata nel settembre scorso e si sarebbe verificato anche un episodio di corruzione con la consegna di una "mazzetta".
Questo è quanto emergerebbe a tre giorni dal blitz della squadra mobile della Polizia di Stato, guidata dal dirigente Vito Innamorato che su delega del Pm Luca Traversa avevano eseguito le perquisizioni locali ed informatiche negli uffici della Provincia di Savona e nella sede di due imprese pugliesi, la De Grecis Cos e Ma. Verde Srl e Green Srl attive nel settore della manutenzione del verde pubblico e privato.
Era stato poi notificato a due dipendenti della Provincia e all'amministratore di fatto di una delle ditte, l'invito a rendere interrogatorio davanti al Giudice per le Indagini Preliminari Emilio Fois previsto per il prossimo martedì 11 marzo per rispondere dei reati di corruzione, turbativa d'asta, falso ideologico e truffa in danno di ente pubblico, a vario titolo contestati.
Al centro gli appalti per la pulizia e gli sfalci dell'erba sulle strade provinciali da Pontivrea, Sassello, Dego passando per Celle, Varazze, Stella e Albisola Superiore.
Due sono infatti i lotti, il due e il tre (erano 12 in totale) , finiti nella lente d'ingrandimento della Procura per affidamenti degli appalti a due ditte pugliesi, la De Grecis Cos. e Ma. Verde di Bitonto e la Green Srl di Noicattaro.
Entrambe le aziende si erano aggiudicate l'appalto della Provincia con un ribasso d'asta del 28% per rispettivamente lavori per 20mila euro e 22. 552 euro.
E ad essere indagati sono un geometra della Provincia, responsabile ufficio manutenzione e responsabile unico del procedimento per i due lotti contestati, un capo cantoniere e un imprenditore della Green Srl (aggiudicataria del lotto 3) che però avrebbe svolto i lavori anche per il secondo lotto. Lo stesso cantoniere avrebbe effettuato i lavori per una delle ditte utilizzando mezzi provinciali. Secondo quanto appurato dagli inquirenti la De Grecis Cos. e Ma. Verde non sarebbe mai venuta a Savona e si tratterebbe di una sorta di ditta prestanome.
Il procedimento concerne quindi la gara europea tramite procedura aperta per l'affidamento del servizio di sfalcio erba per l'anno 2024 (Appalto 2160 per un importo complessivo di 319.232,31 euro), in relazione alla quale gli inquirenti contestano la turbativa nel procedimento di assegnazione di due dei dodici lotti, oltre ad uno specifico episodio corruttivo, che avrebbe visto protagonisti l'imprenditore pugliese, il Responsabile Unico del Procedimento ed il capo-cantoniere.
Al momento comunque al dirigente e il capo cantoniere non risultano essere stati notificati provvedimenti sospensivi da parte della Provincia.
"Non ho comunicazioni formali, né mi sono arrivate disposizioni (è stato chiamato come legale rappresentante per le comunicazioni di rito. ndr). Nel contempo siamo attivi per far sì che non si perda efficacia e che l'azione dell'ente possa proseguire - ha detto il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri - Quindi al momento non avvieremo conseguenti azioni . Ovviamente con i dirigenti stiamo valutando le azioni da intraprendere, ma se si bloccano due tre quattro uffici o se si creano situazioni che necessitano chiarimenti ci può incidere sull'operato dell'ente. Mercoledì e ieri e continueremo oggi faremo ulteriori approfondimenti".
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