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Politica | 05 marzo 2025, 19:40

Elezioni comunali, Silvia Salis non le manda a dire: “Se non sono capace, perché parlano ogni giorno di me?”

La candidata sindaca per il centrosinistra all’incontro organizzato da Azione: “La sicurezza non è solo militarizzazione e repressione, ma presidi sociali”

Elezioni comunali, Silvia Salis non le manda a dire: “Se non sono capace, perché parlano ogni giorno di me?”

Sala gremita per il primo incontro pubblico di Silvia Salis con gli iscritti e simpatizzanti di Azione, che ne appoggia la candidatura a sindaca. 

A presentare Salis è stata Cristina Lodi, segretaria regionale del partito. Lodi ha ribadito con convinzione il motivo di questa scelta: "Silvia Salis sarà una grande sindaca per Genova. C'è da lavorare un sacco per far sì che questo avvenga".

La consigliera comunale ha sottolineato come la decisione di appoggiare Salis sia maturata in seno a una comunità di persone che credono nel cambiamento: "Siamo una comunità che sembra piccola, ma siamo in tanti. È una comunità di gente che lavora, gente che ha vissuto in maniera faticosa e con un po' di sofferenza le ultime regionali. Nonostante il nostro grande impegno, non abbiamo conquistato la Regione e non siamo riusciti a eleggere nessuno. Ma quando abbiamo avuto la possibilità di conoscerti, ci siamo entusiasmati. Questo entusiasmo oggi lo vedi, lo senti".

Il dibattito ha poi toccato i temi delle infrastrutture e dello sviluppo economico. Lodi ha attaccato la gestione dell'attuale amministrazione: "Abbiamo preso tutti i dossier relativi alle opere, i grandi rendering di Bucci: la funivia, lo Skymetro, il tunnel subportuale, la Gronda. Noi sosteniamo la Gronda, ma non abbiamo più visto un progetto effettivo. Quello che abbiamo cercato di fare è sempre avere delle proposte puntuali e non fermarci agli slogan".

Poi un esempio concreto sul tema della mobilità: "Abbiamo proposto il rilancio della Cremagliera. Siamo andati in Svizzera, abbiamo studiato i progetti, abbiamo parlato con la Sovrintendenza, e ci ha detto che è fattibile. Si spenderebbero 10 milioni invece di 40, che potrebbero essere dedicati ai forti".

Lodi ha insistito sulla necessità che il Comune torni a essere protagonista delle decisioni strategiche per la città, con particolare riferimento al Porto: "C'è bisogno che la rappresentanza del Comune diventi una rappresentanza di autorevolezza ma anche di tutela dei cittadini". Ha poi ricordato la battaglia per la rimozione delle barriere antirumore sulle autostrade: "Le persone sono state abbandonate. Centinaia di famiglie esposte ai rumori forti hanno dovuto attendere una sentenza della Cassazione per vedere riconosciuti i loro diritti".

Più volte interrotta dagli applausi, Silvia Salis ha sottolineato l'importanza della partecipazione attiva nella campagna elettorale: "Ogni incontro che faccio ci sono tantissime persone che vogliono sentire questo nuovo vento che sta soffiando a Genova".

Ha poi replicato alle critiche ricevute dalla destra: "I primi giorni sembrava che io mi potessi candidare anche per loro. Poi hanno visto la coesione della nostra coalizione e hanno capito che stanno per perdere le elezioni. Allora improvvisamente sono diventata una senza competenze. Ma se sono così debole, perché parlano tutti i giorni di me?".

Salis ha citato i dati allarmanti del Sole 24 Ore: "Dal 2021 Genova ha perso trenta posizioni nella classifica delle province italiane, scivolando al 56esimo posto. La città dove i bambini hanno una qualità della vita al settantaquattresimo posto, dove il quarantasette percento delle famiglie è composto da persone sole, spesso anziani. E quali sono i servizi per loro?".

Salis ha puntato il dito contro le politiche attuali: "Genova è prima per spesa in sicurezza in Italia e al novantaseiesimo posto per sicurezza reale. Ciò dimostra che la sicurezza non è solo militarizzazione e repressione, ma presidi sociali, illuminazione delle strade, servizi per i cittadini".

Salis ha ribadito la sua visione sulle grandi opere: "Non siamo per il no alle infrastrutture, siamo per il sì alle infrastrutture che hanno una ricaduta reale per i cittadini. No a colate di cemento inutili, sì a progetti pensati per migliorare la vita delle persone".

Infine, ha sottolineato il suo impegno per il lavoro e l'impresa: "Abbiamo visto mettere mano al PUC tantissime volte in questi anni, ma dobbiamo favorire l'insediamento di imprese che diano lavoro di qualità. Una città attrattiva è una città dove i servizi funzionano, dove i giovani non scappano e dove le donne possono lavorare senza essere penalizzate".

La candidata sindaca ha concluso il suo intervento con un messaggio chiaro: "Il più grande cantiere di Genova sarà quello delle infrastrutture sociali. Non ci interessa tagliare nastri, ci interessa lasciare un posto migliore di quello che abbiamo trovato".

Isabella Rizzitano

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