Il Nazionale

Cronaca | 05 marzo 2025, 15:39

Tra i colpi di Fleximan anche un trattore da 60mila euro fatto sparire a Priocca e ritrovato in pezzi al porto di Ancona

Nove anni di carcere la condanna per il capo della banda ritenuta responsabile di una lunga serie di furti in abitazioni, aziende e distributori di carburante tra l’Astigiano, il Cuneese e il Torinese

Tra i colpi di Fleximan anche un trattore da 60mila euro fatto sparire a Priocca e ritrovato in pezzi al porto di Ancona

Più che un paladino degli automobilisti vessati dalle multe si era rivelato un soggetto dalla spiccata inclinazione criminale. Da qui la condanna a ben nove anni di reclusione comminatagli nei giorni scorsi dal Tribunale di AstiGiuseppe Artusio, per tutti "Geppo", è stato riconosciuto dai giudici come il capo della banda che alla vigilia del Natale 2023 era salita agli onori della cronache per avere abbattuto a colpi di flessibile l’autovelox fisso che la Provincia di Asti aveva installato nel tratto in cui, superata l’uscita di corso Savona, l’autostrada Asti-Cuneo lascia spazio alla tangenziale di Asti.

Ma l’uomo, domiciliato a Isola d’Asti, sulla coscienza non aveva soltanto quel gesto da subito ascritto ad analoghe proteste viste sulle strade del Veneto. Le indagini condotte dai Carabinieri del Comando provinciale astigiano col coordinamento della Procura della Repubblica di Asti portò infatti ad attribuirgli una serie di colpi tali da integrare la bellezza di 23 distinti capi d’imputazione tra furti, associazione a delinquere, rapine in case e negozi.

L’operato svolto contro i pali degli autovelox altro non era che un modo per salvaguardare i propri affari di natura criminale, evitando così che le telecamere lo riprendessero.

Il suo arresto era avvenuto nello scorso giugno, quando il Nucleo Operativo dell’Arma astigiana aveva individuato i responsabili del danneggiamento e furto dei sistemi di rilevazione della velocità e di lettura delle targhe, verificatosi nella notte del 24 dicembre 2023 sulla Strada Statale 231 di Asti.

Attraverso le investigazioni, inoltre, sono risaliti al sodalizio criminale con base a Isola d’Asti. Il “Fleximan” di casa nostra contava infatti sulla collaborazione di cinque complici, impegnati in furti in abitazioni, negozi, e distributori di benzina tra le province di Asti, Cuneo e Torino. Tra loro, condannati per associazione a delinquere Claudio Goia, a 8 anni e 8 mesi di reclusione, e Alger Bajraktari, a 7 anni di carcere. Inoltre dovranno pagare un'ammenda di 45mila euro come risarcimento alle parti civili presenti nel processo.

A vario titolo, gli sono stati ascritti dieci colpi commessi ai danni di distributori di carburante tramite un moto-troncatore a scoppio; tre furti in abitazione, asportando veicoli, armi, denaro e oggetti preziosi; sette furti all’interno di aziende e negozi.

Tra questi il furto di un trattore del valore di 60mila euro, appena acquistato da un’azienda agricola di Priocca, ridotto in pezzi poi fatti sparire.  I militari dell’Arma sono riusciti a recuperare le varie componenti, una parte delle quali è stata ritrovata in un magazzino presso il porto di Ancora, pronta a partire per l’Albania. I pezzi sono stati restituiti al legittimo proprietario, che è riuscito a ri-assemblarli rimettendo in funzione il mezzo.

Altri colpi di rilievo quelli che la banda mise a segno scassinando le cassaforti del negozio Cisalfa, nel centro commerciale "Il Borgo",  per un bottino da ben 18mila euro, e quella dell’Old Wild West, sempre ad Asti, per quasi 22mila euro.

Pene più lieve quelle comminate a Luigi Marasso, Marsela Dulce e Veronica Barresi, tutti e tre chiamati in causa per mansioni organizzative o logistiche.

Fondamentali erano state anche le intercettazioni telefoniche dei Carabinieri per l’individuazione dei furti.

Solo recentemente, il 4 febbraio, erano stati ritrovati i resti degli autovelox tagliati, rinvenuti nel Tanaro dal Corpo ambientale nazionale del distaccamento di Asti.

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