Un dossier imponente e una visione strategica: così Savona si presenta nella corsa per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027. La candidatura associata al progetto "Nuove rotte per la cultura" si propone di assegnare alla città ligure una nuova identità culturale, puntando su innovazione, partecipazione e valorizzazione delle risorse territoriali. Una partecipata delegazione savonese ha presentato nella Capitale il progetto della candidatura, ultima tappa prima della decisione finale, attesa entro il 28 marzo.
La presentazione è stata coordinata da Paolo Verri e ha visto la partecipazione di figure di spicco: oltre al sindaco Russo, sono intervenuti Beatrice Giacardi, referente del dossier, Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari, Luca Ferraris, presidente della Fondazione CIMA, Roberto Alberti di Costa Crociere, la responsabile marketing Roberta Milano e, in chiusura, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci. A Roma sull'apposito bus Tpl sono arrivati, a sostegno del sindaco Russo, amministratori di Albissola Marina, Carcare, Borgio Verezzi, Urbe, Stella, Tovo San Giacomo, Stella, Bardineto, Mioglia, Vado Ligure, Quiliano, Murialdo, Roccavignale, Andora, Finale Ligure, Vezzi Portio. Presente anche il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo.
“Il fatto che ben due città liguri siano tra le dieci finaliste per aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della Cultura è motivo di vanto per tutta la regione. La Liguria è particolarmente attenta allo sviluppo culturale del proprio territorio, e punta su questo anche in ottica turistica” ha detto il governatore Bucci; l’assessore regionale Simona Ferro ha invece presenziato alla presentazione tenutasi ieri per la candidatura di La Spezia.
L’audizione della delegazione savonese si è aperta sulle note del mandolinista di fama mondiale Carlo Aonzo, un omaggio alla tradizione musicale della città. Per un'ora, il progetto è stato illustrato nei dettagli alla giuria, partendo dai nove luoghi chiave individuati nel dossier. "Ci presentiamo davanti a voi con grande gioia ed emozione – ha dichiarato il sindaco Marco Russo – Questo percorso è iniziato il 15 marzo 2023 ed è per noi una straordinaria opportunità per dare a Savona una nuova identità culturale e sociale". Il primo cittadino ha spiegato l'ampia rete di enti e soggetti coinvolti, immaginando per il futuro più ampie "rotte del nuovo Nord-Ovest".
Il dossier savonese affronta tematiche fondamentali come la rigenerazione urbana e il cambiamento climatico. "Questo non è solo un tema ambientale, ma anche culturale – ha affermato Luca Ferraris – Per questo motivo abbiamo deciso di trasferire la sede della Fondazione CIMA al Priamar, che diventerà un polo di incontro tra scienza e comunità".
La candidatura ha suscitato entusiasmo anche tra i giovani. Beatrice Giacardi, una delle referenti del progetto, ha raccontato la sua esperienza: "Cinque anni fa non avrei mai immaginato questo fermento culturale a Savona. La grande forza della nostra candidatura è stata la partecipazione attiva della comunità".
Se Savona dovesse ottenere il titolo, beneficerebbe di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle iniziative previste. Inoltre, il dossier prevede un piano di investimenti significativo: oltre 80 milioni di euro destinati alla riqualificazione urbana, di cui 46 milioni finanziati dal PNRR. Con più di 10.000 metri quadri di spazi rigenerati per attività culturali, la città si proietta verso un futuro che coniuga tradizione e innovazione.
La decisione finale verrà annunciata entro il 28 marzo. Qualunque sia l’esito, il percorso intrapreso da Savona dimostra la volontà di trasformarsi in un centro culturale di riferimento, capace di attrarre nuove opportunità per le giovani generazioni e per il territorio nel suo complesso.
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