Il Nazionale

Cronaca | 26 febbraio 2025, 16:05

Piazza Montanari chiede una nuova vita: "Basta con il degrado e via il distributore". Sabato la protesta

Nato anche un comitato spontaneo che ha raccolto firme per la riqualificazione dell'area e del giardino De Marchi. "Gli spazi pubblici devono tornare a essere luogo di socializzazione"

Piazza Montanari chiede una nuova vita: "Basta con il degrado e via il distributore". Sabato la protesta

C'è un'area verde, nel cuore di Santa Rita, a pochi passi dalla Parrocchia del Santo Natale e proprio alle spalle del trafficatissimo corso Agnelli, su cu si affaccia lo stadio Grande Torino. Piazza Montanari, insieme al giardino De Marchi, da anni stanno però attraversando un periodo difficile fatto di degrado e abbandono, con evidenti problemi di sicurezza e di vivibilità.

Una raccolta firme di successo

E così, verso la fine di gennaio, è partita anche una petizione organizzata dal Comitato Spontaneo Piazza Montanari, proprio per chiedere alle istituzioni un percorso di riqualificazione della zona. In meno di un mese, sono state raccolte circa 600 firme, consegnate al Comune di Torino per presentare le necessità della zona in Consiglio Comunale.

Basta con il distributore

Tra le richieste, la rimozione del distributore di carburante presente in piazza, che peraltro dovrebbe vedere scadere a breve la sospensione dell'attività e che, nel frattempo, è diventato rifugio per senzatetto. "La sua presenza - dicono dal Comitato - oltre a compromettere la sicurezza della viabilità, è causa di danni ambientali con l’emissione di vapori nocivi che danneggiano la salute, in particolare dei bambini, degli anziani e degli studenti che frequentano la zona. Piazza Montanari e Giardino De Marchi sono spazi pubblici che devono diventare luogo di socializzazione e benessere per tutta la comunità, non un’area a rischio".

Ieri sono ripartiti i lavori

Proprio ieri, martedì 25 febbraio, sono poi ripresi i lavori che porteranno alla riapertura del distributore. "Come Comitato continueremo a manifestare la nostra contrarietà e a chiedere alle istituzioni di lavorare con noi per la rimozione del distributore e la riqualificazione dell’area. Siamo convinti che questa azione di cittadinanza attiva dipenda da ciascuno di noi".

Ci sono poi problemi di pavimentazione, con irregolarità che hanno causato anche la caduta di alcune persone. "Il verde è dimenticato e le panchine sono brutte".

Sabato la protesta pacifica

Per questo motivo, sabato 1 marzo dalle 10.30 alle 12 il Comitato organizzerà una protesta pacifica in piazza Montanari e al giardino De Marchi per far sentire la propria voce. Ai partecipanti viene chiesto di portare un lenzuolo bianco.

"Da tanto tempo teniamo d'occhio la situazione, ma la vicenda del distributore è stato l'evento più evidente - commenta Carmen Bonaventura, componente del Comitato Spontaneo Piazza Montanari -: il degrado amplifica il degrado e si rischia di avere sempre meno cura e rispetto di un bene comune. Dalla cura del verde all'uso delle panchine, quindi le carte in terra, i bisogni dei cani e via dicendo. Sappiamo che ci sono situazioni più gravi, in città, ma secondo noi basta poco per rimettere in sesto al situazione. Per noi è quasi un cortile, una delle poche aree simili nel quartiere Santa Rita. E' un luogo che, per come è fatto, si presta ad attività collettive. Anche solo per dare un po' di ombra e refrigerio agli anziani che, se non trovano la panchina, scendono di casa con una panchina".

"Abbiamo incontrato l'assessore Paolo Chiavarino, abbiamo un appuntamento con l'assessore Jacopo Rosatelli e abbiamo contattato anche l'assessora Chiara Foglietta - conclude -: ora che c'è un Comitato, vorremmo essere consultati e almeno informati".

"E' incompatibile"

Del caso se ne era parlato di recente anche nei locali del centro civico della 2. "In anni in cui si parla di agenda green quel distributore risulta davvero incompatibile con la piazza e con il giardino - aggiungono i consiglieri del M5s della Circoscrizione 2, Juri Bossuto e Rita Grimaudo -. Al contrario sarebbe auspicabile venisse rimosso, pensando a una riqualificazione totale di quell'area che potrebbe davvero diventare un punto fondamentale per la comunità".

Massimiliano Sciullo e Philippe Versienti

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