Il Comune bacchetta Atc per la gestione delle case popolari. Il PD ha presentato, congiuntamente con le altre forze di maggioranza in Consiglio Comunale, un'ampia proposta di deliberazione sul tema della casa, chiedendo alla Giunta di elaborare un Piano dell'Abitare che prenda in considerazione tutti i punti di questo argomento tanto sentito, dagli appartamenti sfitti agli studentati agli affitti brevi.
Ipotesi cambio di gestione
Ma ad attirare l'attenzione è il quindicesimo punto: "Valutare la possibilità di affidare la gestione della proprietà comunale a un'agenzia diversa da Atc".
Un segnale di insoddisfazione nei confronti dell'Agenzia Territoriale per la Casa che gestisce la maggior parte degli edifici residenziali pubblici in tutto il Piemonte. "Abbiamo un problema storico in tutta Italia di non adeguati investimenti sull'edilizia pubblica - ha commentato il capogruppo del Pd Claudio Cerrato - In questo momento con Atc a nostro avviso c'è problema di gestione e utilizzo degli spazi, e se non c'è una maggiore condivisione dell'utilizzo delle scarse risorse si può prendere in considerazione di cambiare amministratore".
"La delibera sarà spunto di riflessioni - ha dichiarato la vicesindaca Michela Favaro - con Atc c'è un contratto e si terrà conto della delibera nel rispetto delle condizioni contrattuali. L'obiettivo è offrire il miglior servizio possibile ai cittadini che vivono negli edifici popolari. Dobbiamo inoltre pensare a strumenti innovativi che guardino a quelli che non hanno i requisiti per l'edilizia residenziale pubblica ma non possono accedere al mercato privato".
Cerrato: "Servono soluzioni efficaci"
Il succo della proposta dei consiglieri di Pd, Moderati, Sinistra Ecologista, DemoS e Torino Domani è di anticipare i cambiamenti in atto a Torino, che vede un aumento del costo degli affitti, la trasformazione dei nuclei familiari in persone sole come gli anziani, la presenza di numerosi appartamenti inutilizzati e una crescita costante di turisti e studenti. "Abbiamo il dovere di garantire soluzioni efficaci per evitare che l’abitazione diventi un lusso per pochi - ha commentato Cerrato - Questo Piano rappresenta un passo fondamentale per costruire una città più equa, accessibile e sostenibile. Dovremo provare a matchare chi ha appartamenti con chi li cerca, a prezzi accessibili alle famiglie".
Un primo passo è potenziare l'agenzia Lo.C.A.Re, che avvicina inquilini e proprietari agevolando la firma di contratti di affitto a prezzi convenzionati. "Locare - ha spiegato Tiziana Ciampolini capogruppo di Torino Domani - era nato come fiore all'occhiello ma ora è depotenziato, serve potenziarlo soprattutto nelle fasi post intervento".
Mettere sul mercato gli alloggi vuoti
Importante anche mettere sul mercato gli alloggi vuoti, avviando un censimento e recuperando quelli che necessitano ristrutturazioni e manutenzioni, come l'utilizzo di incentivi per migliorare l'efficienza energetica il conseguente abbassamento delle bollette. "È necessario - ha proseguito Ciampolini - approntare sostegno ai proprietari anche per migliorare la ritrosia all'affitto e usare l'ecosostenibilità degli alloggi anche come leva per fare emergere nuove disponibilità di offerta nel mercato privato".
Sul tema degli studenti, la richiesta è di aumentare le residenze e l'housing sociale. Inoltre il capogruppo dei Moderati Simone Fissolo ha proposto di modificare gli accordi territoriali per garantire agli studenti fuori sede di poter mantenere la tariffa agevolata pur richiedendo la residenza in città. "Facciamo in modo che la città non diventi una città solo per turisti o per studenti - ha aggiunto - ma senza mettere gli uni contro gli altri".
Tra fragilità e housing sociale
"Siamo consapevoli che le esigenze sono cambiate - ha dichiarato la capogruppo di DemoS Elena Apollonio - e che la fragilità non riguarda il 10% della popolazione della nostra città, ma che tocca in maniera trasversale tutte e tutti. Tocca i giovani, le persone che improvvisamente si ammalano o perdono il lavoro".
"La questione di abitare è una questione di genere, razza, margini e dignità delle persone - ha concluso la capogruppo di Sinistra Ecologista Sara Diena - I grandi assenti sono la Regione e il Governo che non hanno questa idea di dignità della persona".
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