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Cronaca | 23 febbraio 2025, 18:00

Pochi giudici di pace e troppe cause: si rischia la paralisi della giustizia civile, quella di tutti

Un problema sollevato dal presidente dell'Ordine degli avvocati della Granda, Alessandro Ferrero, che spiega come il valore delle cause fino a 50mila euro sarà una loro competenza. A Cuneo c'è un solo giudice di pace

Pochi giudici di pace e troppe cause: si rischia la paralisi della giustizia civile, quella di tutti

Incidenti stradali, liti condominiali, recupero crediti, risarcimenti, contratti, proprietà, successioni. In due parole, diritto civile. 

Svolge un ruolo fondamentale nella società, regolando i rapporti tra privati e garantendo l’ordine giuridico nelle relazioni quotidiane. 

Qualunque cittadino onesto ha la probabilità, nella sua vita, di confrontarsi con una causa di questo tipo. Banalmente, chiunque possieda qualcosa. 

Eppure, in Italia, i tempi per avere risposte o vedere chiusa una causa di diritto civile sono destinati ad allungarsi ulteriormente dopo che entrerà in vigore, dal 31 ottobre 2025, quella parte della Legge Cartabia che "dirotta" sui giudici di pace la competenza delle cause con soglia di valore fino a 50mila euro

Prima la soglia era di 10 mila. Non è difficile immaginare come l'ampliamento del valore si tradurrà in un enorme aggravio di lavoro in capo ai giudici di pace. Peccato che non ci siano. Il problema è noto ed è nazionale. In Italia manca il 65% di quanto previsto in organico. 

A Cuneo, per continuare a dare i numeri, ce n'è solo uno. Dovrebbero arrivarne altri due, ma non prima di un anno e mezzo. 

"Una situazione preoccupante, sulla quale mi sono confrontato con il sottosegretario alla Giustizia Delmastro la scorsa settimana - commenta l'avvocato Alessandro Ferrero, presidente dell'Ordine degli avvocati della provincia di Cuneo. Ma non è di facile soluzione. Il governo l'ha ereditata, si sta adoperando per bandire dei concorsi e garantire nuove assunzioni. I tempi non saranno brevi e il risultato che temiamo è la paralisi della giustizia civile, quella di tutti, quella delle piccole e medie aziende, il tessuto economico della nostra provincia. Per la prima udienza potrebbero volerci anni". 

Le cause fino a 50 mila euro di valore sono tantissime. "Il monitoraggio sui tempi della giustizia non coinvolge i giudici di pace. Questo è un escamotage per poter dire all'Europa: i tempi della giustizia civile sono diminuiti. Invece, sono semplicemente stati spostati su altri giudici, che non ci sono. Molte aziende estere non investono in Italia proprio per i tempi della giustizia civile. Certo, il tribunale avrà meno cause, ma questo aggravio in capo ai giudici di pace, mancando il personale, ricadrà sui cittadini e su tante imprese, condannati a lunghissime attese", continua Ferrero. 

Paradossalmente, evidenzia ancora, "in Italia si parla solo di diritto penale, di reati. Io sono un penalista e posso dire che, nonostante tutto, la giustizia penale nel nostro Paese funziona. Quello che non funziona e che riguarda davvero tutti, anche i cittadini onesti, è la giustizia civile. Che rischia una vera paralisi". 

Barbara Simonelli

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