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Politica | 21 febbraio 2025, 16:40

Cessione del servizio idrico a Smat: tra “passaggio doloroso” e “resa”

Si alza la polemica dopo il voto a Pinerolo: botta e risposta tra Pd e il sindaco di Villafranca Piemonte

Cessione del servizio idrico a Smat: tra “passaggio doloroso” e “resa”

Per il Pd del Pinerolese è stato un “passaggio doloroso” e “obbligato”. Per il sindaco Agostino Bottano di Villafranca Piemonte è stata “una resa al Pd e alla città di Torino, a scapito del Pinerolese”. Il voto di mercoledì sera a Pinerolo, che ha dato il via libera al passaggio del servizio idrico da Acea a Smat, ha, come prevedibile, varcato le ‘mura cittadine’. Pinerolo è infatti l’azionista di maggioranza relativa, con oltre il 32% delle quote di Acea Pinerolese Industriale (Api).

La sua scelta dovrebbe trainare altri Comuni e portare nell’assemblea dei soci di Api del 26 febbraio la maggioranza dell’azionariato a dare il via libera alla vendita. Dopo il Consiglio, il Pd di Pinerolo e i circoli del territorio hanno emesso un comunicato articolato dove ribadiscono come questo sia stato un passaggio doloroso per molte ragioni, a partire dal fatto che si sperava in un finale diverso e perché quanto successo indebolisce Acea e il Pinerolese.
La gestione autonoma della rete idrica, infatti, costituiva circa il 40% del fatturato, per un totale di 20 milioni di euro annui.

Per i Democratici, però, dopo lo stop dato al sindaco a dicembre, ora, il passaggio era obbligato: “Riteniamo che Il quadro normativo di riferimento e la sua ‘ratio’, anche a seguito dell’esito ‘referendario’, non lasciassero spazi per evitare, o contrastare, il conferimento del ramo d’azienda”. Infine il partito indica la strada assunta da Pinerolo come modello. L’Amministrazione ha affidato per 9 anni la gestione calore ad Asst, società strumentale di Acea, che secondo il Pd “dovrà gestire tutta una serie di servizi in house per tutti, o quantomeno per una grande maggioranza, dei Comuni soci”.
Secondo Bottano, però, questa è una “resa ad altri” e “Il Pinerolese non ha solo perso una parte di Acea, ma ha perso un pezzo della sua autonomia e del suo futuro”. Per lui, infatti, “senza una strategia chiara, la cessione del ramo idrico rischia di essere solo il primo passo verso un ulteriore indebolimento della multiutility”. E la strategia è anche quello che è mancato per evitare la cessione: “Si sapeva da anni che si sarebbe arrivati a questo punto, ma si voleva realmente evitarlo?” incalza Bottano, che denuncia “l’assenza di una condivisione di strategia alternativa che avrebbe potuto salvaguardare il servizio idrico locale e rafforzare Acea invece di indebolirla”. Tra le varie era stata avanzata la trasformazione di Acea in fornitore di Smat.
Intanto, tra i favorevoli e i critici alla cessione, c’è anche chi, come il leghista Fioravanti Mongiello, chiede di lasciar campo ad Ato3, che aveva minacciato un commissariamento, perché “un commissario di nomina regionale salvaguarderà i flussi economici aprendo un tavolo di trattativa serio tra i soggetti coinvolti e Comuni associati del Pinerolese che in piena serenità troveranno di sicuro un percorso comune”.

Marco Bertello

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