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Politica | 20 febbraio 2025, 18:47

Elezioni Genova, Salis parla di vittoria “al primo turno”, Bucci contrattacca: “Prenderà una grossa delusione”

La replica del presidente dopo la prima uscita della candidata sindaco del centrosinistra: “Vogliamo sentire le proposte, le nostre sono molto chiare”

Elezioni Genova, Salis parla di vittoria “al primo turno”, Bucci contrattacca: “Prenderà una grossa delusione”

Non si è fatta attendere la risposta di Marco Bucci alle parole della candidata del centrosinistra alle elezioni amministrative di Genova, Silvia Salis.
Alla sua prima uscita pubblica, sotto la bandiera di Alleanza Verdi Sinistra e insieme ai leader nazionali Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Angelo Bonelli (Europa Verde), Salis ha chiaramente parlato di “vittoria al primo turno”, concetto espresso anche da Pietro Piciocchi dal palco del teatro di Stradanuova.

Salis dice che vinceranno al primo turno? Prenderà una grossa delusione - ha replicato Bucci - ha detto di portare le periferie più vicine al centro, ma se non facciamo lo Skymetro come le portiamo? A cavallo? Vediamo cosa penserà del Galliera, della metropolitana, delle altre infrastrutture. Pietro Piciocchi l’ha definita un’armata Brancaleone, quando si decide una cosa hai tutti i tuoi amici che decidono il contrario. Sarà molto difficile prendere decisioni nell’armata Brancaleone”.

Vogliamo sentire le proposte, le nostre sono molto chiare, Piciocchi presenterà un programma dove ci sono molte manutenzioni, molte infrastrutture, molti lavori da fare - ha proseguito il presidente di Regione Liguria - molti si dimenticano che abbiamo raddoppiato il bilancio del sociale, quando sono arrivato a Genova era di 42 milioni, quando me ne sono andato era di 85. Voglio sapere quale Comune in Italia ha raddoppiato il bilancio del sociale in sette anni, eppure qualcun altro pensa di avere l’esclusiva del parlare di sociale. Noi forse ne parliamo poco, ma sui fatti facciamo tanto. Vorrei sentire da loro i fatti, cosa vogliono fare per la nostra città. So che è difficile, ma qui si gioca la capacità del sindaco di saper portare dei fatti reali per il futuro della nostra città e delle nostre generazioni, non parole. Mi ricordo il programma di Orlando, cinquanta pagine, undici delle quali di sue foto personali, ma alla fine non c’era nemmeno un progetto dentro. Non ce n’era neanche uno”.

Pietro Zampedroni

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