Il Nazionale

Politica | 17 febbraio 2025, 07:21

Dieci anni alla guida della città: come ha visto il Festival Alberto Biancheri e come vede il futuro della kermesse canora

Il rapporto con Carlo Conti e con i vertici Rai e il suo pensiero su Area Sanremo e la eventuale chiusura del centro

Dieci anni alla guida della città: come ha visto il Festival Alberto Biancheri e come vede il futuro della kermesse canora

“Ho visto il Festival e più volte mi sono messaggiato con Carlo Conti. Posso dire che abbiamo seminato sicuramente bene, lavorando tanto dal 2020 ad oggi. Penso che quest’anno, sia dentro che fuori dall’Ariston, si sia vissuto un periodo davvero incredibile. E’ questo il Festival che abbiamo voluto ed oggi abbiamo due manifestazioni, una dentro e una fuori dall’Ariston. Ho notato la grande disponibilità degli artisti, in modo genuino, per far vivere a tutti la kermesse”.

Sono le parole di Alberto Biancheri, per dieci anni Sindaco di Sanremo, al suo primo Festival dopo la reggenza da primo cittadino. Lo ha vissuto da fuori città, per un breve periodo di vacanza ma sempre con un occhio a quanto accadeva dentro e fuori l’Ariston. Con Carlo Conti cosa vi siete scritti: “Ma, nulla di particolare, io gli ho sempre inviato messaggi di in bocca al lupo e ci siamo scambiati solo qualche rapidissimo commento. Con lui è rimasta una solida amicizia dopo i Festival che aveva condotto anni fa”.

Prima di partire per le vacanze Biancheri è stato anche a cena con i vertici della Rai. Dieci anni in qualità di Sindaco della città che ospita il Festival porta, ovviamente, oltre ad un ruolo meramente istituzionale anche ad un rapporto di amicizia che va oltre il lavoro. E’ stata una cena informale, con i tanti ricordi del lavoro svolto per il bene della città e del Festival.

Dopo l’ennesimo successo, sia sul piano organizzativo che di ascolti, si deve subito voltare pagina e pensare al futuro. Cosa ne pensa Alberto Biancheri delle note vicende legate all’affidamento della manifestazione? “Ora i nodi sono legati alla manifestazione di interesse – ha detto - ma è anche un’occasione per migliorare. Sinceramente e senza nulla togliere ad altri broadcaster, non vedo bene un Festival senza la Rai. Questo perché si è creato un meccanismo importante legato alla musica ma anche con un contorno che solo la Rai può dare. Non è solo una trasmissione televisiva perché abbiamo un format unico in un contesto ampio ed allargato”. E Biancheri va oltre, suggerendo quanto avrebbe voluto già in passato: “Il prossimo passo, che tentiamo dal 2015, è quello che Area Sanremo e ‘Sarà Sanremo’ vengano uniti nella città, creando un programma ad hoc. Molto è stato fatto, partendo proprio da Carlo Conti anni fa. Ora sarebbe necessario per poi arrivare un format televisivo che parta sempre dalla nostra città”.

La manifestazione di interesse e l’eventuale gara potrà portare più soldi alla città? “Sicuramente si – risponde - perché ora il comune ha più forza ma non mi concentrerei solo sull’aspetto finanziario, piuttosto anche sui contenuti. Ne approfitterei, ad esempio, per portare altri elementi ed ottenere un Festival più lungo per fare altre cose in città. Penso che Carlo Conti sia sensibile a questo, ma ci deve essere dietro un meccanismo Rai, visto che ci sarebbero altri costi”. Magari anche qualcosa in estate? “Si, perché no, in estate a Capodanno o altro. Io punterei più sui contenuti che sui soldi. Si può fare, ad esempio, una trasmissione televisiva senza lasciare ‘Area Sanremo’ nell’angolo”.

Il grande successo del Festival ha anche il suo lato negativo, ovvero la problematica legata alla viabilità. Si parla di una possibile chiusura al trafico del centro ed anche di via Roma: “Quando ci siamo trovati lo scorso anno con la città stracolma abbiam fatto una valutazione del genere. Capisco i disagi ma penso che si debba prendere la decisione, almeno dall’ora pranzo del venerdì alla stessa ora della domenica, di chiudere il centro. Certo, deve esserci una strada per passare, ma per il resto si deve chiudere. Via Roma in queste condizioni è inagibile e non escluderei una eventuale chiusura. Quello che è certo è che bisogna fare una scelta: o numero chiuso di accessi o altri sistemi, anche perché ci sono aspetti legati alla sicurezza. Qualcosa va sicuramente studiato”.

Carlo Alessi

Commenti

In Breve