Il Nazionale

Eventi | 16 febbraio 2025, 07:21

"Tutta l'Italia... tutta l'Italia!": dopo 'Domenica In' si smonta tutto ma Sanremo è stata per una settimana la capitale... di tutto

Ma ora il tormentone di Gabry Ponte si trasformerà in quello della convenzione con la Rai o la gara aperta a tutti. Senza dimenticare i correttivi che serviranno per il 2026

"Tutta l'Italia... tutta l'Italia!": dopo 'Domenica In' si smonta tutto ma Sanremo è stata per una settimana la capitale... di tutto

“Tutta l’Italia… tutta l’Italia…”: per giorni e giorni abbiamo vissuto di questo tormentone fortemente voluto da Carlo Conti ma, da questa sera, almeno la città di Sanremo vivrà di un nuovo tormentone, quello legato alla convenzione o alla gara per il futuro Festival della Canzone. Che l’edizione 2025 sia stata da ‘supermegarecord’ lo abbiamo ripetuto in tutte le salse e le immagini che vi abbiamo proposto nella giornata di ieri lo hanno confermato. Strade, locali, alberghi e case vacanze pieni all’inverosimile come mai si è registrato. E nessuno ci venga a dire che sono stati emulati gli anni d’oro del Festival. No, qui stiamo parlando di un fenomeno che mai si è registrato nella città dei fiori.

Certo, l’entusiasmo dei primi anni 50’, quello dei leggendari ’60 e i primi ’70 al Casinò hanno regalato grande interesse. Ma nemmeno l’arrivo di veri miti come Duran Duran, Spandau Ballet e Madonna hanno visto a Sanremo quanto abbiamo assistito in questi giorni. Negli anni ’80 i ‘paninari’ andavano dietro ai big stranieri, tra le spalline che cadevano a Patsy Kensit al Palarock del Solaro e i gruppi come gli Europe che proponevano ‘The final countdown’ in quello di Portosole.

Siamo andati oltre, grazie al ‘Festival diffuso’ che non fatto di soli Olly, Giorgia e Cristicchi ma anche dell’ultimo degli ultimi che, con un microfono e una cassa, cantano in via Matteotti sperando di farsi notare da ‘qualcuno’ che invece sta portando all’Ariston il suo cantante per la finale. La svolta, cinque anni fa, è stato sicuramente il palco di piazza Colombo che, volendo cercare il pelo nell’uovo, potrebbe anche essere sfruttato di più. Magari la settimana prima della kermesse o, per no, pure nei pomeriggi in attesa delle serate all’Ariston. E non dimentichiamo ‘Casa Sanremo’ che quest’anno ha registrato nuovamente accessi record, con una serie di momenti importanti legati al Festival e non solo, come sempre magistralmente diretti da Vincenzo Russolillo che, ora, avrà anche l’onere e l’onore di gestire il Palafiori per i prossimi sei anni.

Non solo palco, non solo Casa Sanremo e non solo Ariston perché in centro non ci si poteva girare senza imbattersi in qualcosa che faceva attrarre l’attenzione delle circa 150mila persone che, tra venerdì e ieri, hanno voluto vivere l’atmosfera del Festival che, mai come quest’anno ha fatto rima con ‘festa’. Le scene viste a Sanremo non sono nemmeno paragonabili al Capodanno e nemmeno al Ferragosto. La kermesse canora matuziana si è trasformata in quella che in Brasile può essere il ‘Carnevale di Rio’, una carovana lunga 10 giorni che vive in un turbinio di luci, musica ed emozioni. “Tutto molto bello” trasportando il Festival in una frase di calcistica memoria, spesso pronunciata da Bruno Pizzul. Ma serve qualche correttivo, tutto è perfettibile.

Sanremo non ha spazi enormi e bisognerà in futuro equilibrarli per evitare che la città collassi, nonostante lo straordinario ed infaticabile lavoro delle forze dell’ordine. Inutile parlare della cronica carenza di parcheggi mentre ora sono proprio i luoghi della festa da organizzare. Il ‘Villaggio delle Radio’ chiude una porzione di strada transitabile e c’è chi lo vede già in piazza Eroi dove ora c’è il cantiere del nuovo parcheggio.

E, parlando di futuro, non si può dimenticare il progetto di restyling del porto, saltando anche a quello del ‘waterfront’ davanti all’ex stazione ferroviaria. Quando aprirà il cantiere dell’approdo in pieno centro come si farà durante il Festival? In questo caso si sta pensando addirittura a bloccare le auto ai due ingressi della città, con parcheggi e navette gratuite. Ma non è semplice.

Intanto godiamoci il successo di una settimana straordinaria, che ha portato Sanremo alle alte vette della fama nazionale con ascolti mostruosi. Oggi un rapido ‘giretto’ all’Ariston per ‘Domenica in’ e, da domani si smonta tutto. Ci vorranno settimane ma poi si tornerà alla normalità. Anzi no, perché si deve pensare alla primavera che riporterà Sanremo in alto, tra ‘Corso Fiorito’ e la ‘Classicissima di Primavera’, due appuntamenti che la proietteranno verso le prime vacanze tra Pasqua e ponti vari. Poi sarà estate ma, per ora ci fermiamo qui tanto… “Tutta l’Italia… tutta l’Italia!”.

Carlo Alessi

Commenti

In Breve