Era ampiamente annunciato, ed è puntualmente arrivato, il ricorso del Comune al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar ligure che ha bocciato il sistema delle convenzioni con la Rai per l'affidamento del Festival. L'ha depositato lo studio legale Bonura, incaricato dall’amministrazione Mager di tutelare l'ente anche in appello.
Fa il paio con quello presentato dalla stessa Tv di Stato, che verte sulla legittimità della trattativa diretta, a differenza di quanto stabilito dai giudici genovesi, per i quali è necessario avviare un"evidenza pubblica. Ma diverge sull'assunto Rai secondo il quale marchio e format sono da considerare (di fatto) un tutt’uno. E, quindi, che il Festival com'è oggi possa essere organizzato soltanto dall'ente di viale Mazzini. Per il Comune, invece, il marchio è un bene della città, distinto dal format, nel solco della sentenza in questione.
Entrambi i soggetti, però, chiedono ai giudici amministrativi di secondo grado la sospensiva del verdetto, in attesa di entrare nel merito, considerando i tempi notoriamente lunghi del Consiglio di Stato. "Non è detto che la sospensiva possa essere concessa a breve, e poi non sarebbe la sentenza. Per cui, a prescindere, seguiremo le indicazioni del Tar, tanto che stiamo predisponendo l'avviso per manifestazione d'interesse, in modo da sondare il mercato”, spiega il sindaco Alessandro Mager.
Quanto ai vertici Rai, che tirano dritto annunciando una proposta economica di rinnovo convenzionale, al di là della vertenza legale, Mager non si sbilancia: “Capisco la loro posizione, ma noi andremo avanti come detto. Certo, ne faremmo volentieri a meno, anche perché la Rai sta confermando anche in quest'edizione quanto tenga al Festival e di quanto sia capace nel produrlo. Vedremo che piega prenderà la vicenda, tenuto conto che si tratta di uno dei più grandi eventi italiani, il maggiore in fatto di spettacoli televisivi”.
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