Venerdì 14 febbraio alle ore 18, nel duomo di Alba, con una partecipatissima funzione religiosa, la cittadinanza ha voluto ricordare Michele Ferrero nel decennale della sua scomparsa. Alla celebrazione era presente tutta la famiglia Ferrero, la vedova signora Maria Franca, il figlio Giovanni con la moglie Paola Rossi e i figli, Michele e Bernardo, la signora Luisa Strumia, vedova di Pietro Ferrero, con i figli: Michael, Marie Eder e John.
Presenti anche tutte le autorità pubbliche e militari della città: il sindaco Alberto Gatto, l’assessore allo sport di Alba, Davide Tibaldi, l'assessore al bilancio Gigi Garassino, il presidente del consiglio comunale, Maurizio Marello, l’ex sindaco di Alba, Carlo Bo, gli ex assessori Emanuele Bolla e Massimo Reggio, il senatore Tomaso Zanoletti, il comandante della compagnia di Alba dei Carabinieri, capitano Giuseppe Santoro, il comandante della stazione locale dei Carabinieri, luogotenente Claudio Grosso, il presidente della Fondazione Ospedale Alba-Bra, Bruno Ceretto, il direttore generale della Fondazione Ospedale Alba-Bra, Luciano Scalise.
"Il ricordo di Michele Ferrero è vivo nel cuore di tutti gli albesi”, ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco Alberto Gatto, “anche a dieci anni di distanza dalla sua scomparsa. Non c’è famiglia che non conti almeno una persona che abbia lavorato o lavori in quella che è diventata una delle aziende italiane più importanti a livello internazionale. Non c’è incontro in cui non si parli di sviluppo del territorio in cui non venga citato il signor Michele come straordinario esempio di capacità imprenditoriale per lungimiranza e visione, ma anche per la grande attenzione ai suoi lavoratori e il forte legame con la sua terra".
Quella che si è svolta nel duomo albese è stata una cerimonia molto partecipata, durante la quale si è respirato un clima di totale serenità, sicuramente rispecchiante lo stile della famiglia Ferrero.
"Questa sera siamo qui – ha detto durante la sua omelia il Vescovo di Alba, Marco Brunetti– per ricordare il signor Michele Ferrero nel decimo anniversario della sua scomparsa. In questo momento di preghiera per la sua anima, vogliamo esprimere la nostra gratitudine al signor Michele per quanto è stato per tutti e per la sua famiglia durante la sua vita, un uomo giusto, capace di realizzare con la sua creatività quei principi di un’impresa sociale, che mette la persona e i suoi bisogni al centro prima del profitto ad ogni costo. La nostra città di Alba e tutto il territorio, non sarebbero quello che sono oggi senza la sua capacità imprenditoriale, attenta all’uomo e al territorio. Lo stesso motto della Fondazione Ferrero: “lavorare, creare, donare”, racconta una filosofia che pone attenzione alla persona in tutte le fasi della sua vita, compresa quella della pensione, attraverso attività culturali e aggregative, sottolineando l’impronta di una vita come quella del signor Michele, spesa per gli altri e evidenziata dalle tante realtà e opere di cui tutti noi siamo testimoni e per cui sentiamo il dovere di dire grazie al signor Michele”.
Sua Eccellenza il Vescovo Brunetti, prima di dare la benedizione alla nutrita platea che ha affollato il Duomo, ha voluto sottolineare anche la devozione di Michele Ferrero, “una fede che certamente lo ha sostenuto e ispirato in tante scelte della sua vita personale, familiare e imprenditoriale”.
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