1 milione di euro di risarcimento ai proprietari di un'abitazione.
Questa la sentenza della terza sezione civile della Corte di Cassazione che ha condannato Autostrada per l'Italia a risarcire una coppia di cittadini per i danni acustici e atmosferici causati dal passaggio dei mezzi in autostrada.
La casa è infatti nei pressi dell'A10 nel comune varazzino.
Abitazione che a causa del rumore ha subito un dimezzamento del valore. Respinto dal giudice il ricorso di Autostrade.
Si conclude così una decisione che fa giurisprudenza scattata con la prima sentenza del Tribunale di Savona, il passaggio in Corte d'Appello e infine in Cassazione.
"La sentenza della Cassazione che riconosce il diritto al risarcimento per i cittadini di Varazze costretti a convivere con il rumore assordante dell'A10 dopo la rimozione delle barriere fonoassorbenti è un'ottima notizia. Ma assordante è anche il silenzio della politica su questa vicenda" ha dichiarato il vicepresidente del consiglio regionale Roberto Arboscello.
"Parliamo di cittadini - aggiunge Arboscello - che hanno visto drasticamente peggiorare la loro qualità di vita a causa di barriere antirumore fuori norma e pericolose installate da Autostrade e poi rimosse senza alcuna misura alternativa. Il problema non riguarda solo le barriere fonoassorbenti, ma anche la presenza di troppi cantieri mal gestiti, che di fatto paralizzano la Liguria. Servirebbero una concertazione maggiore, tempistiche più ridotte, un'efficienza migliore nella realizzazione delle opere e una modulazione degli interventi in base ai flussi di traffico".
"La sicurezza è una priorità - conclude il consigliere regionale dem - ma deve essere garantita senza penalizzare in modo insostenibile i cittadini e l'economia della regione. Bucci sia più coraggioso nel rapporto con Autostrade rispetto a chi lo ha preceduto. Regione Liguria non può permettersi di non far sentire la propria voce su scelte che danneggiano il territorio e i suoi abitanti".
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