Un film delicato, profondo, a tratti divertente ma anche toccante nel raccontare la parabola dei suoi protagonisti e nel descrivere il lato umano degli albori dell’industria cinematografica legata al porno.
Ieri sera al MIV - Multisala Impero Varese - è andata in onda la seconda proiezione varesina di Diva Futura, fil girato diretto da Giulia Louise Steigerwalt e tratto dal romanzo “Non dite alla mamma che faccio la segretaria” di Debora Attanasio, ispirato alla vicende legate all’omonima agenzia Italiana di casting e produzione diretta da Riccardo Schicchi, colui che ha lanciato “dive” nazional popolari del calibro di Ilona Staller, Eva Henger e Moana Pozzi.
Prima della proiezione, sul palco del cinema, intervistata dal giornalista di VareseNoi.it Fabio Gandini, in un parallelo tra il mondo dell’hard raccontato nel film e quello odierno, la varesina Vittoria Marabotti, in arte Shinratensei98, diventata una famosa performer e produttrice di contenuti per adulti su diverse piattaforme tra cui Onlyfans.
«Sono rimasta molto stupita da quanto questi due “mondi”, quello di ieri e quello di oggi, siano ancora molto simili, anche nella percezione esterna. C’è una scena in cui Riccardo Schicchi spiega molto bene come quello che loro facevano veniva condannato da una parte, mentre dall’altra suscitava un enorme interesse e una grande curiosità. Ancora oggi è così, ancora di più con i social».
Vittoria Marabotti ha toccato diversi argomenti nell’intervista pre-film: il suo rapporto con la fama, l’ipocrisia che vive nei giudizi delle persone riguardo alla sua attività, il concetto di libertà e di mercificazione del corpo femminile e ha detto la sua sui pentimenti che a volte colgono le attrici pornografiche.
Ecco il video con le risposte principali della sua intervista.
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