«La cosa che farà la differenza domani è la risposta della squadra al mio appello di volersi mettere in gioco e fare il tutto per tutto per vincere» sono le parole del coach giallonero Gaber Glavic nella cornice dell'Agricola, con sguardo al lago di Varese e, lassù, al cielo dove passano i sogni. I Mastini hanno vinto una Coppa Italia nella loro lunga e gloriosa storia, due stagioni fa, e ci riprovano con umiltà, in silenzio, sapendo di non essere i favoriti ma di avere una carta da giocarsi che nessuno ha: la passione strabordante della gente. Palaghiaccio quasi esaurito, tanti tifosi presenti, sia di casa che ospiti, nella prima semifinale tra Aosta e Feltre, e un ambiente capace di fare la differenza.
Il presidente Bino: «Squadra e città sono pronte»
«Siamo felici di essere riusciti a tenere a Varese per tre anni consecutivi un evento simile - dice il numero uno dei Mastini Carlo Bino, che ha lasciato il palcoscenico a coach Glavic, capitan Vanetti e al vicepresidente Malfatti, intervistati da Max Airoldi, prima di un saluto finale - la squadra è pronta, la città è pronta e ha risposto alla grande, mancano pochi biglietti al sold out. Speriamo di divertirci e di passare due ore fantastiche assieme domani e poi, magari, anche domenica».
«Sicuramente il livello si è alzato e lo vediamo anche dal seguito delle squadre che partecipano a questa final four, visto che ci sarà una buona rappresentanza da Aosta e Feltre che renderà caldo l'ambiente anche nella prima semifinale - aggiunge Bino - abbiamo giocato spesso davanti a più di mille persone in stagione e questo è fondamentale».
Il vicepresidente Malfatti: «Esasperati dal voler arrivare in fondo»
Airoldi ricorda al vicepresidente lo storico striscione "Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare": i Mastini partono da questo spirito, sempre. «Tutti i giocatori passati da qui hanno acquisito un senso di identità fortissimo e chi se ne va ricorda i Mastini come il periodo più bello della sua carriera - dice Malfatti - questa passione, questo amore e questo senso di appartenenza porta all'esasperazione il concetto di voler arrivare in fondo nei momenti della verità. Io ho avuto la fortuna di esserci dall'81 a oggi e ho provato su di me questo marchio di fabbrica giallonero».
«Per vincere a Varese anche i più giovani devono sentirsi cucita addosso questa maglia» aggiunge il vicepresidente.
Si chiede a Malfatti degli avversari. «Non so se sono più in forma o arrivano da risultati diversi dai nostri e basta - prosegue Malfatti - ci sono stati allenamenti specifici nelle ultime settimane per arrivare pronti a questo evento e i risultati non sono per forza lo specchio del lavoro che si sta facendo. Sono certo che la squadra domani sarà prontissima. Contro il Caldaro sarà una battaglia sportiva».
Coach Glavic: «Fatte tutte le prove per arrivare pronti a questo momento»
Il Varese arriva da tre sconfitte: ecco le parole del coach giallonero sull'approccio alle finali. «Prima di tutto vorrei dire che abbiamo raggiunto il primo risultato che ci eravamo posti e cioè esserci alle finali di Coppa Italia - risponde Glavic - per quanto riguarda le sconfitte dico che per me il master round è un momento per provare quanto ho a disposizione dal punto di vista tecnico e tattico in vista dei momenti decisivi. La stagione è ancora lunga e volevo avere tutto e tutti a disposizione nelle partite che contano, anche se non arriviamo a questo momento da favoriti».
Qual è la cosa che dà più fiducia a Glavic? «Le ultime due settimane sono state molto positive per aver visto sul ghiaccio in allenamento tanta grinta, competizione e pattinaggio, ma la cosa che farà la differenza domani è la risposta della squadra a questo mio appello di volersi mettere in gioco e fare il tutto per tutto per vincere».
«Abbiamo già battuto due volte il Caldaro e abbiamo lavorato su quello che dobbiamo fare per batterlo ancora» aggiunge lo sloveno.
Capitolo portiere: ha già scelto per domani chi far giocare? E' stato difficile gestire tre portieri in pochi mesi? E le linee? «Ho già scelto tutto, ma lo tengo per me. Con tre portieri bisogna sempre fare una scelta e, quando la compi: se scegli bene, poi vieni premiato. Penso di aver trovato la giusta soluzione per la Coppa insieme ai giocatori. Dopo la Coppa faremo un step nella testa per pensare al campionato».
Capitan Vanetti: «Il passato? Dà le radici al presente e al futuro»
Max Airoldi chiede al capitano se la squadra saprà ancora una volta tirar fuori quel qualcosa in più quando non è favorita ed è spalle al muro: «Questo carattere è nel nostro dna, anche se arriviamo qui nel momento forse più complicato dopo tre sconfitte consecutive. Il nostro obiettivo è vincere, come sempre. E domani daremo il tutto per tutto sul ghiaccio. Al di là dei ko delle ultime settimane, a livello di allenamenti stiamo attraversando il periodo migliore: un paradosso, ma arriviamo con la giusta marcia».
Voi senatori che avete già vinto, cosa potete dare oggi? «Si sente dire di non vivere nel passato, ma il passato dà le radici a qualsiasi realtà. Le emozioni di due stagioni fa sono radici su cui far crescere il futuro, le ho nel cuore e le vorrei rivivere con chi allora non c'era».
Il padrone di casa Giacomo Brusa: «La Coppa un vanto per tutti»
Giacomo Brusa, grande cuore giallonero e padrone di casa all'Agricola, manda un contributo video dall'estero, dove è impegnato per lavoro: «Sono contento di ospitarvi per la presentazione delle finali - dice Brusa, che non si perde una partita in via Albani, con sciarpa giallonera - Ospitare la Coppa per il terzo anno a Varese è un vanto per la nostra città e per il nostro hockey, che grazie alla società ha trovato una nuova primavera facendo appassionare tanti varesini. Tanti bimbi e ragazzi stanno tornando sul ghiaccio e anche queste finali daranno impulso per avvicinare i giovani all'hockey. Buone finali a tutti e forza Mastini». Aggiunge e chiude Roberto Mendicino, responsabile del punto vendita: «Siamo vicini al territorio e allo sport, accanto in maniera bella alla squadra».
Diretta tv e radio, biglietti, parcheggi e tutte le info
Diretta delle finali su Radio Village Network e Fisg.tv.
Le semifinali di sabato 8 febbraio saranno Aosta-Feltre delle ore 15 e Caldaro-Varese delle ore 19.
La finale sarà domenica 9 febbraio alle ore 19.30.
Prezzi biglietti singole partite: Tribuna Centrale 36 euro - Tribuna Laterale 26 euro - Curva Gold 20 euro - Curva 16 euro.
I tagliandi sono acquistabili solo su Liveticket. Cliccando QUI è possibile prenotare la manciata di posti rimasti per la semifinale Caldaro-Varese.
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