Altri tre tentativi di registrare marchi in nome (ma non per conto) di Sanremo. Li ha segnalati al Comune la Società italiana brevetti (Sib), che, da molti anni, svolge funzioni di sorveglianza relativa a domande di registrazione prive di autorizzazioni da parte di Palazzo Bellevue.
Perché Sanremo è Sanremo, come ricorda il jingle tormentone inventato ai tempi dei Festival ‘baudiani’, diventato un brand che va oltre la kermesse canora, da proteggere contro ogni possibile intento speculativo (o non concordato) legato in qualche modo al nome della città e al suo gigantesco evento. Da qui la decisione (scontata) del servizio turismo e manifestazioni di stanziare 600 euro più Iva per affidare alla Sib il compito di monitorare i tentativi in questione, affinché possa scattare il meccanismo di opposizione, già sperimentato in parecchie occasioni, per non dare corso all'effettiva registrazione all'Ufficio italiano brevetti e marchi (Uibm).
Nel caso specifico si tratta di eventi privati collegabili, oppure da avvicinare, alla sempre più grande cornice collaterale al Festival che vive di luce propria all'Ariston. Di più, al momento, a Palazzo Bellevue non si vuole far sapere, per non dare risalto al nuovo alert nel momento in cui si celebra l'annuale rito festivaliero. A proposito del quale, con uno stanziamento complessivo di 1.775 euro, si è stabilito di rinnovare la registrazione del marchio ‘Festival di Sanremo’ in Messico (scade lunedì 17), uno dei tantissimi paesi in cui è attiva da tempo la protezione dal rischio da imitazioni e speculazioni.
Le tutele per il Festival sono state attivate a partire dal 1998, ed estese progressivamente nei continenti, includendo anche alcune classi potenzialmente ‘appetibili’, come quelle per l'organizzazione di eventi musicali, i dischi ed i giochi. Ma negli ultimi anni è cresciuta in modo esponenziale l'attenzione anche per il solo nome della città, con il quale ormai s'identifica il fenomeno Festival, nella semplificazione generale. Da qui la necessità di ricorrere a un sistema di sorveglianza ad ampio raggio, per scoraggiare eventuali sfruttatori in più settori: dalla stessa classe 41 (divertimento, educazione, attività sportive e culturali) alla 14 (prodotti in metalli preziosi o placcati, orologi, gioielli ecc.), dalla 16 (carta, cartone, stampati, adesivi, materiale per insegnamento ecc.) alla 18 (bauli e valigie, ombrelli, articoli in cuoio), e poi la 25 (abbigliamento, scarpe e cappelli), la 35 (pubblicità, amministrazione commerciale, lavori d’ufficio) e infine la 38 (telecomunicazioni).
Il Comune possiede altri marchi, tutti affidati alla sorveglianza della Sib: Accademia della Canzone, SanremoLab, Sanremo Doc, Area Sanremo, Sanremo Città della musica, Sanremo Young, Sanremo Festival Orchestra, Sanremoinfiore, Sanremo Live&Love e Grandi Eventi Sanremo. L’allarme scatta quando dai semplici titoli di eventi si cerca di passare al brevetto, anche nei casi in cui sia stato concesso il patrocinio comunale.
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