Il Nazionale

Politica | 04 febbraio 2025, 20:22

Elezioni Genova, il centrosinistra riparte dal via: colpo di spugna sui papabili candidati e ora la coalizione scricchiola

Orlando si dice disponibile a “dare una mano”, il Movimento 5 Stelle e Linea Condivisa chiedono nuove riunioni

Elezioni Genova, il centrosinistra riparte dal via: colpo di spugna sui papabili candidati e ora la coalizione scricchiola

Ancora un nulla di fatto. Anzi, forse la giornata di oggi registra il più marcato passo indietro da quando la coalizione di centrosinistra si è messa al lavoro per cercare un candidato sindaco da proporre alle prossime elezioni amministrative di primavera.
Se fino alle prime ore di questa mattina almeno c’erano sul tavolo i nomi di Federico Romeo, Armando Sanna e Alessandro Terrile, da questa sera tutto è tabula rasa. Si riparte da zero. I tre, come noto, sono risultati da subito divisivi sia all’interno del Partito Democratico, sia tra la compagine progressista con il Movimento 5 Stelle pronto a correre da solo e l’ala centrista che ha più volte mostrato insofferenza. Quindi: colpo di spugna e si riparte.

Da zero? Quasi. Perché mentre febbraio è iniziato già da qualche giorno, mentre il centrodestra se ne infischia dei “via libera” attesi da Roma e lancia sul palco Pietro Piciocchi con tutto il codazzo di partiti di governo e alleati vari, il centrosinistra ora si rifugia nei nomi che sanno di usato sicuro. Ritornano in pista l’ex ministra Roberta Pinotti (difficile da far digerire all’ala più a sinistra), il segretario cittadino del Pd, Simone D’Angelo, (anche qui viene difficile pensare che le altre forze siano disposte a dare l’ok a un candidato così fortemente partitico), ma i rumors vanno anche nella direzione di Andrea Orlando.

Il candidato sconfitto alle regionali, a margine del consiglio regionale si è detto disposto a “dare una mano” senza però specificare in che modo, e ha poi spronato la coalizione dicendo di essere arrivati al punto di “fare sintesi” e di “tirare le somme”. Ma, interpellato in merito alla presunta riunione decisiva e ai tre nomi fino a oggi sbandierati come papabili si è trincerato dietro un granitico “non sono in grado di rispondere”.

E mentre Orlando si dice non in grado di rispondere, la coalizione si manifesta palesemente incapace di portare avanti un lavoro condiviso per arrivare alla scelta di un nome. E intanto il Movimento 5 Stelle (forte anche della proposta di Tiziana Beghin come candidato sindaco) scalpita e chiede un incontro che sa di ultimatum.
Mentre Linea Condivisa chiede di “non perdere la bussola”, di “azzerare i nomi dei candidati” e di “convocare una riunione”. L’ennesima. Il tutto al grido di “cambiamento e unità”. 
Mentre la narrazione della coalizione va in tutt’altra direzione, non portando alcun cambiamento alle dinamiche viste in estate prima della candidatura di Orlando e, di certo, stando ben lontana dal concetto di unità.

Pietro Zampedroni

Commenti

In Breve