"Purtroppo non possiamo dire che sia tranquillo il centro di Savona. Non è la prima volta che rischiamo la nostra vita per salvare il nostro lavoro".
E' un grido l'allarme quello del titolare della pizzeria "Pizza House" Emad Dabour il giorno dopo l'aggressione nei suoi confronti di un 21enne egiziano arrestato poi dalla polizia. Il proprietario del locale di via Verzellino a Savona, connazionale del suo aggressore, era stato minacciato verbalmente e successivamente il 21enne aveva estratto un taglierino tentando più volte di colpirlo al volto e al torace.
Nella serata precedente si era presentato nella pizzeria da dove si era allontanato senza pagare quanto dovuto, circa trenta euro, creando disturbo all’interno del locale. L'esercente ieri avendolo riconosciuto, lo aveva invitato ad allontanarsi: a quel punto l'uomo aveva iniziato a reagire con violenza.
"Ogni tanto regaliamo qualcosa perchè non vogliamo casini, ma non è solo questo ragazzo a creare disagio. Arrivano da Piazza delle Trincee e vanno a rompere le scatole alla gente. Se non accetti ti danno problemi - ha proseguito Emad Dabour conosciuto come "Mimmo" - L'ho pregato di smetterla, c'erano clienti dentro e dei bambini e gli ho chiesto di andare via".
Ma il giovane non si è fermato e ha continuato ad inveire contro di lui.
"Ho avuto subito paura ma non potevo accettare quello che stava avvenendo, ho preso il bidone della spazzatura e l'ho sbattuto fuori dalla porta" il racconto del titolare della pizzeria. Il 21 enne è poi scappato.
La polizia dopo essere stata chiamata con un equipaggio della squadra volanti ha individuato l’aggressore che è stato prima bloccato da una pattuglia dei Carabinieri in borghese che lo aveva notato mentre correva inseguito dall’equipaggio della volante, per poi essere raggiunto dagli agenti.
Con lo scopo di tentare ulteriormente di sottrarsi al controllo, l'uomo aveva proferito delle minacce opponendo una resistenza attiva agli operanti. I poliziotti avevano quindi estratto il taser, circostanza che aveva indotto l’aggressore a desistere senza che fosse necessario usarlo.
Il soggetto era stato quindi definitivamente immobilizzato e condotto negli Uffici della Questura, dove era stato tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio e resistenza a Pubblico Ufficiale. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nella giornata di domani si svolgerà l'udienza di convalida dell'arresto davanti al Gip e al Pubblico Ministero Claudio Martini.
"Grazie alla polizia e ai carabinieri, hanno fatto tanto. Dove siamo finiti a Savona... io ogni sera devo tornare a casa perchè ho 4 bambini, non posso rischiare la vita.
Speriamo bene".
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