Al netto delle motivazioni e del corollario giudiziario che tra poche settimane vedrà i due di fronte in un’aula del tribunale, la decisione del sindaco Maurizio Rasero di escludere dalla giunta l’ormai ex assessore al Commercio Mario Bovino ha inevitabilmente generato la necessità di rivedere la composizione della giunta: tanto in ottica di ridistribuzione delle deleghe, quanto di bilanciamento degli equilibri politici di una maggioranza che comunque – va sottolineato per completezza di informazione – ha comunque continuato ad apparire molto salda.
Per bilanciare l’uscita di una figura di peso come quella di Bovino, candidato più votato alle scorse elezioni con 427 preferenze, serviva un nome altrettanto rilevante e espressione della medesima realtà politica dell’ex assessore. Pertanto la scelta è caduta sul consigliere Marco Galvagno, secondo candidato più votato nella lista “Forza Italia – Con Asti nel cuore”, che entra in giunta in sostituzione del collega di partito, dal quale peraltro si era pubblicamente dissociato riguardo l’esposto presentato in procura.
L’avvocato Galvagno, però, non va a “riempire la casella” lasciata vacante da Bovino, le cui deleghe principali (ovvero quella al Commercio e Lavoro e quella relativa i Pubblici Esercizi e Artigianato) passano alla collega di partito Loretta Bologna, che le somma a quelle relative Istruzione, Asili nido e Università e Coesione Territoriale.
Mentre le due restanti (Pulizia municipale in materia di commercio e Decoro urbano) vengono spartite tra Luigi Giacomini, che somma a quelle già a suo carico anche la delega per la Polizia Municipale in materia di commercio, e il già citato Marco Galvagno che assume le deleghe al Decoro urbano, al Coordinamento Fondi europei e PNRR e agli Affari istituzionali e Legali, “cedute” rispettivamente dall’assessore Bologna e dal sindaco Rasero.
Da segnalare infine che quest’ultimo ‘cede’ la delega al Bilancio alla sua vice Stefania Morra, che va a sommarla alle deleghe già spettanti, mantenendo per sé quelle alle Partecipate e trasporti, al Palio e alla Legalità e Trasparenza.
CHI E’ MARCO GALVAGNO
Avvocato civilista e giuslavorista con una solida esperienza in diversi settori – spaziando dalla consulenza legale alla protezione dei dati, passando per la tecnologia e la sicurezza sul lavoro –, neo cinquantunenne (è nato ad Asti il 16 gennaio 1974), “mastica politica” fin da bambino, in quanto figlio di Giorgio Galvagno, attuale presidente di Banca di Asti ma come noto più volte sindaco della città e già deputato per Forza Italia.
Partito di cui Galvagno è coordinatore provinciale e esponente di spicco, alle ultime elezioni amministrative secondo solo al collega Mario Bovino per numero di preferenze ottenute (427 l’ex assessore, 384 l’avvocato Galvagno)
Politicamente ha fatto il suo esordio nell’ambito della Provincia di Asti, svolgendo dal maggio 2008 all’ottobre 2012 il ruolo di presidente del Consiglio dell’Ente. Nel 2016 ha aderito al movimento civico fondato dal padre e che ne portava il cognome, poi ribattezzato “Con Asti nel cuore” che alle scorse Amministrative si è presentato in lista comune con Forza Italia. Partito di cui è diventato capogruppo in Consiglio comunale e, nel gennaio dello scorso anno, coordinatore provinciale.
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