Il Nazionale

Cronaca | 21 gennaio 2025, 14:23

Il ricordo di Aglì: maestro per decenni di bambini e contadini

Originario delle Vigne a Luserna alta, è stato direttore didattico a Pinerolo e fu protagonista della nascita della Scuola popolare e del rilancio della Scuola Malva Arnaldi, entrambe di Bibiana

Il ricordo di Aglì: maestro per decenni di bambini e contadini

Originario delle Vigne a Luserna alta, è stato direttore didattico a Pinerolo e fu protagonista della nascita della Scuola popolare e del rilancio della Scuola Malva Arnaldi, entrambe di Bibiana

È stato il ‘maestro’ dei piccoli lusernesi che vivevano nelle frazioni e dei contadini bibianesi che la sera studiavano per prendere la licenza media. Ha insegnato e scritto per tutta la vita senza mai perdere il legame con la terra. Questo nella memoria di tanti il ricordo del lusernese Francesco Aglì scomparso giovedì 16 gennaio ad 87 anni. Ma il ‘maestro’ era stato da ragazzo anche un esponente di primo piano dell’Azione cattolica e, da adulto, un amministratore locale occupandosi del paese in un momento delicato della sua storia.

Le Vigne e le scuole

La carriera scolastica di Aglì partì dalle elementari. Lo ricorda chi fece le scuole a San Giovanni ma anche chi frequentò la piccola scuola di Luserna alta vicino a località La Maddalena. “La scuola si trovava non lontano dalla strada che sale a Rorà e accoglieva bambini dalla prima alla quarta elementare. Io ero una di loro, e mi ricordo di averlo avuto come supplente, era un bravo maestro” ricorda Elda Besson, proprietaria del bar Elda in via Primo Maggio a Luserna San Giovanni. Con Aglì erano cugini di primo grado, entrambi nati in località Vigne, nell’inverso del paese, che si raggiunge superando il centro della frazione di Luserna. “Insegnò anche a San Giovanni e poi fece carriera diventando direttore didattico a Pinerolo” aggiunge.

In città guidò il terzo circolo: “Era una persona molto istruita e tuttavia umile. Non si dava delle arie” ricorda Mirella Ricca, ex insegnante della scuola di Baudenasca. “Allora c’ero solo io di Luserna San Giovanni nel suo circolo, ed era per tutti noi un punto di riferimento afferma –: quando avevi bisogno di un consiglio lui non si tirava mai indietro”.

Per insegnare ‘partiva dalla terra’

Aglì non insegnò solo ai bambini. “Alla fine degli anni Settanta fondammo a Bibiana la Scuola popolare che ebbe i quegli anni un buon successo. Permetteva agli agricoltori di ottenere licenza media grazie alle lezioni serali. Da allora rimanemmo amici” ricorda Dario Martina, socio fondatore del Frutto Permesso. E i due collaborarono ancora nei decenni successivi: “All’inizio degli anni Novanta ci ritrovammo fianco a fianco nella rinascita della Scuola Malva Arnaldi: era tempo che oltre all’attività di sperimentazione e assistenza tecnica, si occupasse anche di formazione”.

Nata come ente morale nel 1931, la scuola che si occupa di agricoltura in via San Vincenzo a Bibiana, aveva bisogno di un rilancio: “Lui ne fu uno degli artefici e continuò ad occuparsene per una quindicina d’anni, rinsaldando la collaborazione con il Ciofs e l’Agenform”.

Aglì, dunque, non dimenticò mai il contesto agricolo in cui era nato: “Si può capire anche dai numerosi testi che ha scritto sulla formazione: sia con i bambini che con gli adulti il suo approccio teorico è sempre partito dal basso, dalla terra” conclude Martina.

L’Azione cattolica e il Consiglio comunale

“Uomo molto volitivo ed estroverso, la nascita in campagna rinforzò il suo interesse per la Scuola Malva che, assieme a Dario Martina, rilanciò a livello di immagine e sostanza, trasformandola in una chicca preziosa per il territorio” afferma li lusernese Celeste Martina, storico uomo politico della Val Pellice, anche lui legato a Luserna alta. Ed è lui ad aggiungere un particolare che dimostra le abilità dialettiche e sociali di Aglì: “Aveva appena quindici anni quando si svolse a Luserna San Giovanni il congresso eucaristico diocesano: un’eccezione per la Val Pellice, con l’arrivo di cardinali anche da Roma. In quel contesto fu lui il portavoce dei giovani dell’Azione cattolica”. Negli anni successivi alla crisi della Mazzonis, delicati per la crisi che investì la Val Pellice, Aglì si lanciò anche nell’Amministrazione locale: “Venne eletto consigliere comunale e nominato anche assessore nel periodo in cui mio fratello Benito fu sindaco di Luserna San Giovanni. Il gruppo composto da Martina, Aglì, Legger, collaborò in modo assiduo per una quindicina d’anni” conclude Martina.

Elisa Rollino

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