Il Nazionale

Politica | 20 gennaio 2025, 17:50

Caffè, croissant e consensi: quanto costano le colazioni itineranti del vicesindaco ricandidato? E chi sceglie il locale giusto?

Sottile la linea tra comunicazione istituzionale e campagna elettorale in un 2025 che vedrà l’attuale facente funzioni correre come frontman del centrodestra in cerca di riconferma

Caffè, croissant e consensi: quanto costano le colazioni itineranti del vicesindaco ricandidato? E chi sceglie il locale giusto?

Quanto costano le colazioni con il vicesindaco facente funzione Pietro Piciocchi? La risposta c’è. E perché vengono scelti alcuni locali e non altri? Qui, invece, manca.
Tra colazioni condivise e giunte nei quartieri, la macchina comunale della comunicazione è più attiva che mai sulla strada che porterà alle elezioni della prossima primavera. Iniziative che, da un lato, possono essere viste come un’apertura nei confronti della città per abbattere quella barriera virtuale che da sempre si erge tra chi è amministrato e chi amministra. Ma, per contro, non si può ignorare che colui che ci mette la faccia, che va a incontrare le persone nelle giunte itineranti o nelle colazioni, è quel Pietro Piciocchi che si ripresenterà alle urne come candidato sindaco del centrodestra.

La determina con cui l’amministrazione giustifica la spesa di 180 euro per le due prossime colazioni (una da 100 euro al bar ‘Zeffiro’ di Quarto e l’altra, da 80, alla ‘Antica Gelateria Guarino’ di Castelletto) fa riferimento alle Linee Programmatiche 2022-2027 che “pongono il cittadino al centro dell’azione amministrativa e delle politiche del Comune, sostenendo il rapporto tra associazioni, comitati del territorio e istituzioni, ponendo i principi di trasparenza, responsabilità ed efficacia alla base dell’operato della civica amministrazione”.

La stessa civica amministrazione che, sempre secondo quanto recita la determina, “ha come obiettivo quello di consentire al cittadino la partecipazione all’attività pubblica assicurando l’ascolto e l’individuazione dei bisogni reali, diffondendo le informazioni utili a fornire una più ampia conoscenza delle azioni svolte e di quelle che si intendono intraprendere nonché garantendo la possibilità di controllo dei cittadini sull’operato degli amministratori”.

La civica amministrazione ritiene importante assicurare una presenza capillare delle rappresentanze istituzionali nel territorio, nonostante la diversità morfologica e articolata di carattere urbanistico e sociale” si legge ancora sul documento che, però, non fa riferimento ai criteri che hanno guidato la scelta dei locali se non per un generico “che siano idonei ad accogliere la cittadinanza e i rappresentanti dell’amministrazione fornendo il servizio di accoglienza e di ristoro”. Definizione sufficientemente ‘larga’ da poter includere innumerevoli locali genovesi, sia in centro, sia nei quartieri. Ma solo alcuni sono stati scelti come location delle ormai celebri colazioni.

Una comunicazione istituzionale che anche a un occhio meno esperto arriva come promozione dell’attività amministrativa e raccolta di proposte da parte della cittadinanza: due cardini della campagna elettorale. Con la differenza che, in questo caso, la pianificazione (anche economica) della promozione firmata Pietro Piciocchi è affidata interamente al Comune.

Pietro Zampedroni

Commenti