Il rame da sempre fa gola, ma anche l’ottone sembra essere diventato il nuovo obiettivo dei ladri. Almeno nel quartiere Barriera di Milano dove le pulsantiere stanno cominciando ad attirare i delinquenti.
Da via Cherubini a via Cervino sono diversi i casi di furti di citofoni segnalati dai residenti, evidentemente costretti a convivere con parecchi disagi.
L’incendio
In via Palestrina, al civico 25, c’è un palazzo abitato soltanto da famiglie straniere. Qui il citofono non è solo sparito, l’impianto è andato completamente in tilt a causa di un misterioso incendio. Il muro annerito non lascia dubbi in tal senso. Chi entra ed esce dal portone di casa non ha tanta voglia di parlare con i cronisti e chi fa domande non è ben accetto.
“Non ne so nulla, è così da giorni” racconta, trafelata, una donna araba. Non essendoci traccia alcuna delle targhe, per sapere chi abita nel condominio bisogna fare affidamento ai nomi scritti a penna su dei foglietti, affissi sul muro.
Disagi a non finire
Anche in via Cervino, al 66, spunta un altro palazzo senza più citofono. Come in via Cherubini, zona Sempione. Del citofono resta solo lo scheletro, le componenti meccaniche, fili elettrici. Zero pulsanti, nessuna copertura metallica. Il rivestimento è sparito.
A dover fare fronte al danno sono gli inquilini, che dovranno pagare per ripristinare l’impianto danneggiato. “Questi furti stanno andando per la maggiore, per le famiglie oneste diventa davvero un grosso problema” così Chiara Bianca Gazzaniga, vicesegretario di Forza Italia per la Circoscrizione 6, autrice della segnalazione.
I precedenti
Anche lo scorso autunno Barriera è stata interessata da una serie di furti che hanno riguardato le vie Bioglio, Sempione, Montenero e Pastrone. Intanto, cresce la preoccupazione tra i residenti, alcuni dei quali hanno sollevato il sospetto che i veicoli parcheggiati in zona, in particolare i camper, possano essere legati a questi furti.
“Bisogna controllarli tutti, così non stiamo tranquilli”, ha dichiarato un abitante del quartiere, temendo che episodi simili possano ripetersi in futuro. Il valore di questo metallo può arrivare anche a cinque euro al chilo. In particolare, le placche di ottone che ricoprono i citofoni sono diventate un obiettivo privilegiato: se il metallo è nuovo, può fruttare fino a mille euro per i malviventi.
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